Scopri i Master e Corsi che potrebbero Interessarti
Corporate barter, cos’è e cosa significa: definizione e significato dell’espressione
Una pratica particolarmente diffusa negli USA, che svolge un lavoro particolare, in un ambito, il bartering, ancora poco conosciuto nel nostro Paese con questo nome
Un mondo globalizzato come quello in cui viviamo porta senza dubbio al continuo confronto tra Paesi dalla mentalità diversa, ognuno con proprie specifiche peculiarità. Negli USA, negli ultimi anni, si sta diffondendo una pratica commerciale chiamata corporate barter, ancora poco conosciuta in Italia, almeno sotto questo nome. Ma che cos’è, nel concreto, il barter? Che cosa significa l’espressione bartering? Tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Cos’è il bartering: definizione e significato della parola
Prima di tutto, appunto, dobbiamo comprendere che cos’è il bartering, e perché dovremmo conoscerne approfonditamente le dinamiche. Si tratta, di una moderna modalità di compravendita tra imprese, che prevede uno scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi in compensazione.
La parola inglese ‘barter’ trova un’efficace traduzione nell’espressione italiana ‘baratto’, il cui reale significato, nella pratica, è tutt’altro che banale. In cosa consiste? Si tratta di una transazione commerciale in cui vi è, tra le due parti, uno scambio di beni e servizi, senza che venga utilizzato del denaro.
Non si tratta, tuttavia, di un semplice baratto, ma di una varietà di nuove applicazioni di una pratica commerciale ben consolidata, che può essere costruita in modalità molto differenti tra loro. È per questo che viene utilizzata anche nelle aziende, da cui appunto la parola ‘corporate’.
Il corporate barter è legale? Ecco la normativa che lo regola
Una pratica commerciale, quella del corporate barter, che, seppur atavica e insita nella mentalità dell’essere umano (chi, nella propria vita, non ha fatto un baratto?), potrebbe essere piuttosto difficile da comprendere se riferita a un’azienda, o comunque in un contesto economico più grande di quello della semplice azione tra due persone.
Nonostante si possano avere perplessità in merito il corporate barter è legale. Questa pratica commerciale è ufficialmente riconosciuta in Italia con l’articolo 1552 del Codice Civile: “la permuta è il contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose, o di altri diritti, da un contraente all’altro”. Inoltre, anche il DPR 633/72 e il TUIR per quanto riguarda gli aspetti fiscali, disciplinano questa particolare fattispecie.
Corporate barter, i vantaggi di questa pratica commerciale
Esistono infiniti modi di effettuare un corporate barter, così come le ragioni per cui venga adoperata questa modalità sono spesso differenti tra loro. Tuttavia, le tendenze di mercato sembrano aver delineato un comportamento più o meno comune a tutte le aziende.
Molto spesso, infatti, si fa ricorso alle pratiche di bartering quando si intende recuperare valore da un'attività che ha perso parte o la maggior parte del suo valore, sfruttando le risorse esistenti cercando di massimizzarne i benefici, e spesso per smaltire delle scorte che, nel mercato, non verrebbero vendute al consumatore, per le ragioni di cui sopra.
I vantaggi di utilizzare il corporate barter sono molteplici. Al non trascurabile fattore per cui scambiare beni e servizi con questa modalità permette alle aziende di liberarsi di merci, si aggiunge una caratteristica altrettanto fondamentale: gli scambi, in questa pratica, vengono svolti senza che vi sia del denaro. Questo fa del corporate barter una pratica largamente utilizzabile quando c’è mancanza di liquidità, come accade in contesti economici di grande difficoltà.
by
Redazione Business School
