La libera circolazione delle merci salverà 44,6 miliardi di export Made in Italy
L’ordine dell’Unione Europea che consente ai singoli Stati di effettuare transazioni commerciali all’estero è una vera manna per la nostra economia. Al netto degli ‘stop’ di alcuni Paesi
Il Made in Italy, un patrimonio di eccellenze riconosciute a livello mondiale, e in particolar modo in Europa. Due terzi delle entrate derivanti dalle esportazioni dei prodotti italiani deriva proprio dalle vendite nei Paesi dell’Unione Europea. Le cui scelte, fino alla decisione della Commissione comunitaria, potevano costare caro alla nostra economia.
È stato infatti recentemente precisato che sarà ancora consentita la libera circolazione delle merci negli Stati membri UE. Le recenti linee guida sulle misure di gestione delle frontiere, che garantiscono l’importazione e l’esportazione di beni essenziali, quali forniture alimentari e forniture mediche e protettive, ‘salvano’ l’Italia, che proprio in Europa esporta merci per ben 44,6 miliardi di euro.
Da quanto apprendiamo, l’Unione Europea ha deciso che “le misure di controllo non dovrebbero causare gravi interruzioni delle catene di approvvigionamento dei servizi essenziali di interesse generale e delle economie nazionali e dell’economia dell’Ue nel suo insieme”.
Ad annunciare la propria soddisfazione è Ettore Prandini, presidente di Coldiretti: “Un pronunciamento fortemente atteso dopo che le decisioni unilaterali di molti Stati membri hanno pregiudicato le consegne all’estero con gravi danni soprattutto per prodotti alimentari deperibili”.
In un periodo particolare, dunque, restano concrete le molte opportunità che un settore come l’export può offrire. Dal punto di vista occupazionale, con la consistente creazione di posti di lavoro, e in un’analisi macroeconomica, con l’innegabile realtà per cui la libera circolazione di merci rappresenta una vera e propria manna dal cielo per la nostra Italia.
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Redazione Business School