Brand identity 2020, i tre consigli di Forbes per costruirla in modo eccellente
La nota rivista statunitense dedicata al business lancia alcuni suggerimenti per chiunque voglia migliorare sotto un aspetto importante per ogni azienda
Il marketing di oggi spinge sempre più verso il continuo miglioramento della brand identity. Si diffonde, infatti, la concezione secondo cui la creazione di valore passi in maniera consistente attraverso la creazione di una chiara e precisa identità aziendale, e una promozione del marchio e dei suoi valori fondamentali nello scenario internazionale.
Su questo argomento si è pronunciata anche la sempre autorevole Forbes, rivista statunitense specializzata nel business e nell’analisi delle sue ultime tendenze. A tal proposito, il giornale ha lanciato tre preziosi consigli da seguire per migliorare la propria brand identity nel 2020. Ispirati, tutti, a un principio fondamentale: evoluzione, non rivoluzione.
Questa passa solo e soltanto la costruzione di un’identità che comunichi in modo chiaro e trasparente quali sono gli obiettivi del brand. Molto spesso, infatti, le aziende non sono abbastanza incisive nel perseguire la strada verso il traguardo che vogliono raggiungere, perché la loro comunicazione e in generale le loro attività sono troppo incentrate su obiettivi secondari, che sì fanno bene al brand, ma sottraggono tempo e risorse al precipuo fine: indirizzare i propri clienti verso il fine ultimo.
Immediatamente correlati sono alcuni quesiti che, secondo Forbes, ogni imprenditore dovrebbe porsi. Cosa fa la nostra azienda? Chi è il tuo cliente ideale, e perché ha bisogno di te? Cosa fai meglio degli altri, e cosa fai in un modo diverso da loro? E – appunto – qual è il tuo obiettivo principale?
Orecchie ben aperte, occhi vigili: il centro del business di ogni azienda è il consumatore finale, non l’impresa stessa. Tutte le domande, le strategie di comunicazione, tutte le attività devono essere rivolte alla soddisfazione del cliente, per massimizzare le proprie entrate. Dunque, accogliere qualsiasi feedback riguardo tutto ciò che piace al consumatore, che desidera, che si aspetta dal tuo brand, e sviluppare delle risposte adeguate. Concentrare la propria brand identity solo sulla stessa impresa non è altro che un’operazione autoreferenziale. D’altronde, che senso avrebbe costruire un’identità aziendale senza pensare a chi dovrà percepirne tutte le sfumature?
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Redazione Business School