Benchmark, cos’è e come si fa: significato in economia e marketing, esempi
Tutto ciò che serve sapere su una serie di attività molto utili per le aziende, di qualsiasi tipologia e dimensione
Si dice che tutte le aziende, nel corso della propria attività lavorativa, abbiano compiuto almeno una volta un’attività di benchmarking. In particolar modo, questa serie di pratiche riguarda le imprese che operano nel campo del commercio internazionale, particolarmente avvezze a queste pratiche. Ecco cos’è e come si fa un benchmark, e qual è il significato di questa espressione anglofona sovente utilizzata quando si parla di economia e marketing.
Cos’è il benchmark: definizione, traduzione e significato
Osservare i migliori per raggiungere il loro livello. Comparare i propri prodotti, servizi e processi con quelli degli altri, per individuare le aree nelle quali migliorarsi. Utilizzare prestazioni altrui come riferimento, al fine di cercare di apprendere il più possibile per andare incontro al proprio progresso.
L’espressione benchmark viene utilizzata per indicare una serie di attività compiute dalle aziende per confrontarsi con gli altri attori presenti sul mercato. Si tratta nell’identificazione e nella comprensione dei punti di forza e dei punti deboli delle altre imprese, dopo aver compiuto la medesima operazione per la propria, per adattare le conoscenze acquisite al proprio business per migliorare la sua performance.
La Commissione Europea nell’ormai lontano 1996 definiva le attività di benchmarking come “il processo sistematico e continuo per la comparazione delle performance, delle funzioni o dei processi delle organizzazioni […] allo scopo non solo di raggiungere quelle performance ma di superarle”. Definizione, probabilmente, perfettamente calzante, questa, che vede in questa attività non il mero svolgimento delle misurazioni delle performance, ma una successiva fase ‘post’, dedicata a tutto quanto riguardi il miglioramento dell’azienda.
Il termine ‘benchmark’ può essere reso con la traduzione di ‘parametro di riferimento’, o anche semplicemente ‘riferimento’, così come “uno standard in base al quale si possono misurare o giudicare le prestazioni degli altri”.
Benchmarking competitivo, perché è importante per le aziende
Prima di trattare delle fasi di cui si compone una analisi di benchmark, occorre comprenderne la reale importanza per le aziende. Dire che questa metodologia sia fondamentale per le organizzazioni di qualsiasi settore è particolarmente rilevante non basta: serve capire perché è davvero una risorsa da utilizzare per far salire di livello il proprio business, e da sfruttare per ottimizzare la propria impresa.
Innanzitutto, appaiono chiari i vantaggi derivanti dalla conoscenza dello standard da raggiungere per ottenere dei risultati di buon livello. Se un’azienda è convinta di fare bene, ma nel frattempo non ha confrontato i propri risultati con quelli delle altre aziende, può commettere degli errori di valutazione, tradendo una logica piuttosto miope, che non tiene abbastanza in considerazione i competitor sul mercato.
È questa la reale utilità del benchmark, che permette di conoscere qual è il livello a cui arrivare per imporsi sulla concorrenza. Non spionaggio industriale, ma misurazione delle performance altrui, al fine di comprenderne la reale qualità, per cercare di raggiungerle e, successivamente, di superarle.
Come si fa un’analisi di benchmark?
Una corretta e completa analisi di benchmark, come è facile immaginare, consta di varie fasi. Innanzitutto, vanno scelte le aziende, tra quelle della concorrenza, che possono essere l’oggetto dell’attività di benchmarking. Il mercato va dunque analizzato, e in esso vanno ricercate le migliori organizzazioni leader di settore. Queste ultime verranno prese in analisi come quelle che permetteranno di determinare i fattori di successo, in virtù della loro prassi aziendale, da giudicare come ottimale per far sì che la scelta delle aziende ricada su di esse.
In una seconda fase, occorre invece individuare il livello di performance eccellente da assumere come termine di confronto. Ciò, per valutare le prestazioni della propria azienda, e delle organizzazioni prese come benchmarked. Contemporaneamente a questi passaggi va effettuata la fase di apprendimento delle nozioni, tramite il confronto di processi e risultati. Questi serviranno a predisporre tutte le azioni necessarie al raggiungimento delle prestazioni attese.
Alcuni esempi di benchmark
Esempi lampanti di attività di benchmark di successo ci vengono dati da un ambito che facilmente si presta a misurazioni piuttosto oggettive dei risultati raggiunti dalle varie aziende. Parliamo dello sport, dove non di rado accade che un atleta, ma anche una compagine, o comunque un’organizzazione, misura le performance dei migliori elementi nella concorrenza, per sviluppare delle risposte adeguate al fine di migliorarsi e di raggiungere obiettivi sempre migliori.
Un altro esempio molto pratico può essere quello di un sito web che intenda imporsi nel proprio settore. Monitorare i dati dei propri competitor tramite software di data analysis, utilizzare classifiche di ranking, può essere la via giusta per innalzare il proprio livello.
Benchmark in economia e nel marketing: quale la formazione giusta
Come abbiamo visto, le attività di benchmarking costituiscono un elemento importante per le aziende. Lo è ancor di più per le organizzazioni che operano nell’export, che necessariamente devono analizzare i mercati esteri per attuare le proprie strategie nel campo del commercio internazionale. Al fine di agire in maniera corretta, chi è a capo di questi processi deve necessariamente essere in possesso di una formazione di elevata caratura.
Un esempio in tal senso è il Master in Export Management che la Business School Alma Laboris ha pensato per tutti gli Export Manager o aspiranti tali che vogliano acquisire tutti gli strumenti necessari per agire al meglio nella propria quotidianità lavorativa. Il programma didattico del Master dedica ampio spazio al benchmark, un argomento che verrà trattato, come i restanti moduli didattici, da una Faculty di professionisti del settore, che conferirà al Partecipante tutto quanto gli occorra per formare al meglio la propria professionalità. Il costo del Master, nel quale sono incluse attività di Placement, include delle agevolazioni per iscrizione anticipata ai corsi.
by
Redazione Alma Laboris