Formaggi in Giappone ed export Sardegna-Germania: due esempi di opposizione ai dazi USA
I provvedimenti statunitensi non scoraggiano l’export italiano: negli ultimi giorni, infatti, sono emersi dati che confermano una tendenza positiva. Al netto di restrizioni a stelle e strisce
Non saranno ovviamente la soluzione, ma quantomeno rappresentano un concreto segnale di un settore in continua crescita. L’export italiano reagisce ai dazi USA, che si annunciano come una vera e propria restrizione per il commercio internazionale di tutto il mondo. Alcune statistiche pubblicate negli scorsi giorni da istituti di ricerca e vari portali, ci spiegano perché, nonostante i provvedimenti annunciati dagli Stati Uniti, le esportazioni di prodotti Made in Italy possono continuare a rappresentare un importante fattore di crescita per il nostro Paese.
Ad esempio, il vero e proprio boom di prodotti caseari italiani venduti in Giappone. I formaggi tricolore, come segnala Assolatte, registrano una crescita in volume del 21,3%, rispetto allo stesso periodo del 2018, arrivando a superare i 5,8 milioni di kg di prodotto esportato.
In questo caso, secondo la stessa Associazione, influiscono positivamente gli effetti dell'accordo di libero scambio Epa (Economic partnership agreement), entrato in vigore nel febbraio 2019 che ha spinto le esportazioni del +20,2% in soli cinque mesi, e che conferma l’Italia al primo posto nella fornitura di formaggi nella terra del Sol Levante.
Chi, invece, dirige i propri prodotti caseari principalmente verso la Germania è la Sardegna, terra particolarmente prolifica in questo settore, con prodotti esportati per un valore di 2,3 milioni di euro. Lo dicono i dati dall'elaborazione "Trend del made in Sardegna verso la Germania", relativi ai primi 6 mesi del 2019.
La statistica racconta, tuttavia, di un trend, quello delle esportazioni sarde nel Paese teutonico, non limitato solo a questa categoria di prodotti, ma anche ad articoli lapidei, prodotti in metallo, vini, bibite, e di genere agricolo, nonché tessile.
Il confortante +21,5% rispetto allo stesso periodo del 2018 piazza la Sardegna come seconda regione italiana per ritmo di crescita verso la Germania, per un’esportazione di prodotti per un valore di oltre 41 milioni di euro.
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Redazione Alma Laboris