Commercio estero: cos’è e cosa si studia
La crescente globalizzazione. L’Unione Europea, i rapporti con gli Stati americani, ma anche l’intensificarsi delle relazioni con l’Asia. L’internazionalizzazione delle imprese. Tutti elementi, questi, che bene assolvono il compito di tracciare in maniera efficace la direzione che hanno intrapreso i mercati mondiali negli ultimi tre decenni.
Il commercio estero sta acquisendo un’importanza sempre maggiore in un’epoca in cui gli spostamenti delle merci e del capitale umano sembra essere molto più agevole.
Difficile dare una definizione che possa spiegare il significato di questa espressione meglio dei suoi infiniti risvolti di carattere pratico. Il commercio estero, altresì detto commercio internazionale, è costituito dall’insieme di scambi di capitale, merce o servizi che si effettua attraverso i confini internazionali. Queste attività possono essere di esportazione, d’importazione e di transito.
Si tratta di una serie di misure adottate dagli Stati in un’ottica di un processo di continua e progressiva espansione all’interno di mercati esteri, per formare una dimensione che coinvolge diverse nazioni. Per molti Paesi il commercio estero rappresenta un’importante fetta del PIL nazionale, nonché una soluzione al bisogno di beni o servizi di cui normalmente non si può disporre.
In particolar modo, il fenomeno dell’esportazione, secondo recenti studi, viene considerato il principale fattore competitivo per acquisire all’interno dell’azienda un orientamento a lungo termine, caratterizzato da una maggiore rapidità nei processi decisionali nell’organizzazione.
Esperto di commercio estero, la formazione adatta
Il mondo del lavoro di oggi è alla continua ricerca di spiccate personalità che possano interpretare al meglio un ruolo come quello dell’esperto in commercio estero. Non una sola e unitaria figura lavorativa, quanto un modo di concepire la propria professionalità, orientandola verso una dimensione transnazionale, verso un mondo del lavoro dinamico come quello di oggi, verso il futuro.
Un contesto di questo genere presuppone che incarnare un ruolo di tale importanza comporti un background di preparazione di grandissimo livello alle spalle del lavoratore. Intraprendere una strada del genere non comporta necessariamente l’acquisizione di un titolo di studio, ma è ovviamente consigliabile conseguire una laurea in discipline economiche che includa un percorso didattico fortemente improntato a un approccio globale e globalizzato.
Un esempio di alta formazione viene suggerito dalla Business School Alma Laboris, che propone ad esperti di commercio estero e aspiranti tali di questo settore il Master in Export Management: Commercio Internazionale e Nuovi Mercati.
Una serie di corsi organizzati in moduli didattici dal carattere interdipendente ed interdisciplinare, tenuti da una Faculty composta da professionisti del settore del commercio internazionale, permetterà al partecipante di acquisire le conoscenze teoriche e le competenze pratiche necessarie ad affrontare le attività che dovrà svolgere all’interno della sua vita lavorativa da Export Manager.
Al termine delle lezioni, il professionista saprà proporre al meglio la sua figura ad imprese produttive, studi professionali, società di intermediazione e a tutte le organizzazioni votate all’esportazione dei propri prodotti, beni o servizi.
Il costo del Master prevede agevolazioni in caso di iscrizione anticipata del partecipante.
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Redazione Business School