Imprese in difficoltà, via libera alla partecipazione alle gare pubbliche
Il Consiglio di Stato, con parere 4 maggio 2022 n. 804, dà la possibilità di partecipare agli appalti di lavori anche alle ditte con un patrimonio netto negativo per la pandemia.
Un vero e proprio via libera alla partecipazione alle gare pubbliche per le imprese in difficoltà a causa del Covid, quello che arriva anche all’Anac.
Una questione, questa, che era stata sollevata dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Quest’ultimo aveva chiesto un parere sulla derogabilità del requisito dell'idoneità economico finanziaria, che consisteva nel valore positivo del patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio di esercizio, da parte dei soggetti esecutori di lavori pubblici.
Le riunioni da parte delle varie amministrazioni hanno portato dunque il Consiglio di Stato a ricostruire il quadro normativo e a esaminare i richiami al codice civile. Una finalità, questa, che persegue lo scopo di consentire alle imprese che si trovano in difficoltà per ragioni eccezionali e imprevedibili, in cui, per l’appunto, rientrano terremoti, calamità naturali e, per l’appunto, le pandemie.
E cosa hanno deciso, dunque, i giudici? In questo quadro va scelta la soluzione più coerente con la ratio legis e, dunque, quella che favorisce maggiormente la prosecuzione dell'attività dell'impresa. Per l’appunto, il via libera alla partecipazione alle gare pubbliche. Precluso, in questo e in ogni caso, lo scioglimento automatico della società, senza che sia a tal fine necessario approvare in sede assembleare la reintegrazione del valore dei conferimenti o la trasformazione dello schema societario.
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Redazione Giuristi d’Impresa