Diritto societario, innovazione e digitalizzazione semplificano le assemblee
La nostra vita è inevitabilmente cambiata dopo (durante) la pandemia di Covid-19. Le distanze si sono assottigliate fino ad annullarsi, e la ricerca di nuove tecnologie ha rappresentato un tratto dominante.
E così anche nel diritto societario innovazione e digitalizzazione sono state sempre più presenti, nella vita di tutti i giorni come nelle agende politiche. In particolar modo per quanto riguarda le assemblee societarie.
Pensiamo innanzitutto a quanti incontri venivano svolti rigorosamente in presenza. I clienti e le parti coinvolte, adesso, possono interagire da remoto, senza che sia necessaria la compresenza nello stesso luogo di più persone.
Lo ha stabilito l'art. 106 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, il cosiddetto “Cura Italia”, che ha aperto alla possibilità di tenere le assemblee dei soci delle società di capitali esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione, anche laddove lo statuto sociale non prevedeva tale possibilità.
È consequenziale, a questo punto, il mutamento della normativa codicistica in materia di convocazione e partecipazione alle assemblee, che permette di superare il vincolo per cui l’assemblea nel comune dove ha sede la società.
La legislazione si evolve dunque con i tempi, rispondendo alle necessità di un mondo sempre più fluido e meno statico. Probabile che, a questo punto, vengano previste tali possibilità negli statuti delle società di nuova costituzione, ma anche nelle modifiche di quelli vigenti.
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Redazione Giuristi d’Impresa