Crisis manager: cosa fa, quanto guadagna, come diventarlo
Il macrocontesto in cui sono inserite le aziende del panorama attuale, in Italia come nel resto del mondo, è caratterizzato da una certa incertezza. Arrivare a una condizione di crisi di impresa, ovvero a una situazione degenerativa economico-finanziaria potenzialmente molto pericolosa per l’azienda, è sicuramente una situazione da evitare.
Tuttavia, qualora ciò avvenisse, l’organizzazione ha bisogno di professionisti altamente qualificati per affrontare questo periodo nel modo migliore. In altre parole, necessita di un crisis manager: vediamo insieme cosa fa, quanto guadagna e qual è il modo migliore per diventarlo.
Cosa fa il crisis manager: le mansioni che svolge nel suo lavoro
È il responsabile della pianificazione e dell'implementazione della risposta a una grave minaccia, nonché della gestione delle risorse durante la crisi d’impresa. Il crisis manager è un ‘supereroe’ dalle grandi skill, tra cui una spiccata intelligenza, e la capacità di leggere correttamente le situazioni legate alla crisi. Questo professionista, semplicemente, gestisce tutto quello che riguarda la crisi d’impresa.
Sebbene la letteratura anglosassone lo concepisca essenzialmente come la risorsa che gestisce una crisi che può verificarsi a seguito di un evento imprevedibile, o come conseguenza imprevedibile di un evento che era stato considerato un rischio potenziale, in questa trattazione lo identifichiamo come il manager della crisi d’impresa, ovvero quel professionista che si occupa di risolvere una situazione di crisi.
Nello specifico, tra le sue mansioni riconosciamo la pianificazione di una strategia di risposta a una grave minaccia per un'azienda, e l’implementazione della stessa; la valutazione delle prestazioni della strategia, attraverso monitoraggio; l’identificazione dei rischi e la gestione degli stessi.
Crisis manager stipendio, quanto guadagna mediamente questo professionista
Il crisis manager può svolgere la sua professione presso un’azienda, ma anche come consulente freelance, nel caso in cui voglia esercitare l’attività di libero professionista. Il suo lavoro, come si evince bene dalle mansioni che svolge e dalle qualità che ne costituiscono i requisiti, è contraddistinto da una grande responsabilità; un fattore che fa sì che debba percepire una retribuzione adeguata a ciò che fa.
Come riporta “Panorama” in un recente articolo, lo stipendio di un crisis manager va dai 5mila euro mensili in su, per arrivare, addirittura, a circa 10mila euro al mese. Dunque, adoperando un semplice calcolo, lo stipendio medio di questo professionista si aggira intorno ai 90mila euro annui.
Come diventare crisis manager: il percorso di alta formazione ideale
La formazione per intraprendere un percorso da manager della crisi d’impresa è un fattore di enorme rilevanza. Conoscenza delle leggi, ma anche delle procedure da adottare nella gestione del rischio, richiede un percorso che riesca a conferire al crisis manager le competenze adeguate a eccellere nella sua professionalità quotidiana.
Il Master per Giuristi d’Impresa è un percorso di Alta Formazione che, all’interno del suo programma didattico, annovera anche un modulo dedicato alla crisi d’impresa, e alla sua gestione. Il Partecipante sarà in grado di padroneggiare tutti gli strumenti per quanto riguarda questo particolare ambito, grazie a insegnamenti dal taglio Executive, modulati per preparare la risorsa all’immediato inserimento nel mondo del lavoro.
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Redazione Giuristi d’Impresa