Codice etico aziendale, cos'è e come si fa: chi lo redige, quando è obbligatorio
Il codice etico aziendale rappresenta uno degli strumenti di autoregolazione sempre più utilizzati dalle organizzazioni di ogni settore.
Un documento su base volontaria che stabilisce una serie di norme, principalmente di carattere sociale, alle quali chi appartiene all’azienda deve attenersi. Ma che cos’è, nello specifico, questo complesso di regole? Ecco alcune importanti informazioni su come si realizza questo documento, e chi è il soggetto incaricato a redigerlo.
Cos’è il codice etico aziendale: definizione e significato
Prima di cominciare, occorre comprendere bene di che cosa stiamo parlando. Il codice etico aziendale è un documento stilato ed adottato su base volontaria in un ambiente professionale, con lo scopo di definire una serie di norme di carattere etico e sociale. Le regole, che vengono redatte dall’azienda, sono per definizione una serie di principi in cui vengono stabilite le responsabilità etico-sociali dei suoi membri, sia verso l’esterno che all’interno dell’organizzazione.
Un codice etico aziendale rappresenta la Carta dei diritti e dei doveri a cui il dipendente come il datore di lavoro di un’azienda devono necessariamente sottostare. Il significato intimo di questo documento è nel fatto che venga realizzato su base volontaria: si tratta di un elemento fondamentale, poiché stabilisce che i principi in esso contenuti non sono vincolanti ai sensi della legge, ma piuttosto siano regole atte a determinare delle consuetudini e dei comportamenti da parte dei membri dell’organizzazione.
Codice etico aziendale, come si fa: alcuni consigli utili
Redigere un codice etico aziendale sembra un’operazione semplice, ma in realtà nasconde alcune specifiche difficoltà. La realizzazione di questo documento, infatti, riveste di una grande responsabilità l’autore e coloro i quali dovranno rispettare i principi. Questo perché rappresenta un insieme di valori che devono orientare la condotta dell’essere umano – un dipendente – all’interno di una comunità – l’azienda - e disciplinarne i comportamenti.
Come si fa un codice etico aziendale? Nonostante non esista, ovviamente, una procedura standard in tal senso, possiamo definire una serie di spunti e consigli utili per redigerlo al meglio. La sua strutturazione, generalmente, segue tre livelli.
Innanzitutto, le norme e i principi etici e sociali: sono le regole alle quali gli esponenti aziendali si devono attenere. In genere, queste si ispirano a principi generali, come equità ed eguaglianza, trasparenza, onestà, riservatezza, tutela della persona, e tanti altri.
In un codice etico aziendale deve necessariamente essere contenuta una sezione, o comunque dei passi, in cui viene stabilita l’osservanza dello stesso, indicando i provvedimenti interni attuabili in caso di violazione di una norma del codice etico e le modalità di controllo per la garanzia dell'osservanza di tale codice.
Una parte importante del codice etico aziendale è riservata alla promozione delle norme e dei principi contenuti nel documento: le informazioni sulle modalità di comunicazione con chiunque sia coinvolto in una segnalazione delle modalità di applicazione del codice etico o di una violazione ad esso, così come sulla divulgazione e sulla promozione del codice etico.
Codice etico aziendale, chi lo redige: ecco come funziona
Nella stesura di un codice etico aziendale entrano in gioco fattori come l’analisi della struttura, una discussione interna per individuare i principi etici generali, e una consultazione degli stakeholders per la condivisione dei principi. Una volta che il codice viene approvato, si può procedere con adeguamento della metodologia organizzativa aziendale e indicazioni finali.
Tutto questo lascia presupporre che il soggetto incaricato di redigere il codice etico aziendale rappresenti il management dell’impresa, la governance di tutta la struttura. Un documento come questo deve necessariamente essere realizzato da un membro della direzione dell’azienda, o dal gruppo di persone che rappresenta, appunto, il management dell’impresa stessa.
La legge italiana non prevede un soggetto specifico deputato a questo compito, ma per i motivi di cui abbiamo discusso, è ovviamente preferibile che a realizzare il codice etico aziendale sia una persona che faccia parte del management dell’azienda, per autorità, per know-how, perché meglio di tutti conosce i valori dell’organizzazione.
Codice etico aziendale, quando è obbligatorio?
Come abbiamo già detto, redigere un codice etico aziendale è un atto volontario da parte dell’impresa, che dunque esprime una serie di norme sui comportamenti che i suoi membri devono tenere. Dunque, la base volontaria di questo documento fa sì che non sia obbligatorio.
Non esiste, infatti, secondo la normativa italiana, un vero e proprio obbligo di realizzazione e diffusione di un codice etico aziendale. Tuttavia, come abbiamo visto, i vantaggi di possedere un documento di questo tipo sono molteplici. È dunque consigliabile per tutte le aziende, eccezion fatta per le piccolissime imprese, dotarsi di un codice etico.
by
Redazione Business School