Alma Laboris Business School - Codice dei contratti pubblici: cosa dice, come disciplina gli appalti

Codice dei contratti pubblici: cosa dice, come disciplina gli appalti

Codice dei contratti pubblici: cosa dice, come disciplina gli appalti

Tutto ciò che c’è da sapere su una delle fonti normative della legislazione italiana, che opera in materia di appalti pubblici

 

L’ordinamento legislativo italiano, come del resto molti altri, ha alla propria base alcune fondamentali fonti normative. Queste consistono in testi ai quali fare riferimento per disciplinare una o più branche del diritto. Il codice dei contratti pubblici è la principale fonte normativa italiana in materia di appalti pubblici. Vediamo insieme che cosa dice questo codice, e in che modo riesce a disciplinare questo aspetto.

Che cosa dice il codice dei contratti pubblici, e di cosa parla nello specifico?

Codice dei contratti pubbliciLa realizzazione di opere pubbliche, sin dalla notte dei tempi, è prerogativa degli Stati, ma più in generale di una comunità organizzata. Ciò non solo per fini accessori, ovviamente, ma anche e soprattutto per realizzare quella rete di infrastrutture che è praticamente indispensabile per qualsiasi Paese. Ne consegue che c’è bisogno di una disciplina ferrea che funga da regolatore in materia, e che fa sì che i soggetti che operano in questo ambito lo facciano secondo precise regole.

Il codice dei contratti pubblici, dunque, ha l’obiettivo di disciplinare i contratti di appalto e di concessione delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori aventi ad oggetto l'acquisizione di servizi, forniture, lavori e opere, nonché i concorsi pubblici di progettazione. La materia delle opere pubbliche, in linea generale, è prerogativa di questa fonte, nata con il decreto legislativo n°50 del 18 aprile 2016.

Al codice dei contratti pubblici viene demandata la responsabilità di enunciare le modalità di aggiornamento dei programmi, nonché i criteri per la definizione degli ordini di priorità, le modalità per favorire il completamento delle opere incompiute, e altri aspetti legati a lavori, livelli di progettazione, e modalità di raccordo. Inoltre, deve stabilire quali siano le caratteristiche che devono possedere le stazioni appaltanti e le centrali di committenza; i requisiti dei partecipanti alle gare d’appalto, che siano privati o pubblici; le procedure da seguire per affidare l’appalto.

Codice dei contratti pubblici, ecco come disciplina la materia degli appalti

Affermando subito che il codice dei contratti pubblici mira a disciplinare in maniera completa e corretta gli appalti pubblici di lavori, forniture, servizi e concessioni, e dei relativi contratti, abbiamo posto le condizioni generali su cui si basa la nostra trattazione. Vediamo un po’ più nello specifico in che modo questo testo assurge a riferimento normativo.

Come detto in precedenza, questa fonte normativa disciplina i contratti per gli appalti pubblici. Secondo il codice, questo genere di lavori, gestiti appunto dalle amministrazioni statali, deve essere oggetto di una programmazione: le opere saranno calendarizzate nell’arco biennale per quanto riguarda gli acquisti di quanto serve per realizzarle, e i lavori stessi in un arco triennale.

Il procedimento amministrativo deve avere un responsabile, ossia un soggetto che funga da coordinatore, e che si assumerà la responsabilità per quanto riguarda diversi aspetti della realizzazione dell’opera. Infine, la determina a contrarre, in cui vengono individuati gli elementi del contratto e i criteri di selezione dell’operatore che risulterà aggiudicatario dell’appalto.

Nel codice dei contratti pubblici, come detto, sono presenti anche dei criteri che riguardano i parametri per cui un operatore possa essere scelto tra le varie proposte per la realizzazione dell’opera. Questi sono essenzialmente di carattere economico, con la dimostrazione della capacità finanziaria ed economica delle imprese concorrenti, che può essere fornita mediante alcuni documenti. A questa valutazione si accompagna un’analisi legata ai requisiti di carattere prettamente tecnico, che devono dimostrare la capacità tecnica da parte dell’operatore di realizzare l’opera pubblica.

Tra gli aspetti regolati dal codice dei contratti pubblici, inoltre, vi è anche la presentazione dei criteri di valutazione delle offerte, divisi in tredici categorie, nonché come e da parte di chi deve avvenire il controllo di tutte le fasi che riguardano la gara d’appalto, e la pubblicità della finanza di progetto, che essenzialmente consiste in un avviso indicativo, che deve essere affisso presso la propria sede per almeno sessanta giorni consecutivi e pubblicato sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

 

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