Tutela del marchio, influencer marketing e trasparenza, AGCM ribadisce linee guida
L’Autorità Garante è tornata a pronunciarsi su un tema di grande attualità nel mercato di oggi. Chiarendo su alcuni diritti del consumatore
Il nostro modo di rapportarci ai brand, come è noto, è ormai cambiato da alcuni anni. Tra i fenomeni che maggiormente hanno contribuito alla mutazione dello scenario attuale, vi è senza dubbio quello dell’influencer marketing, una modalità di creazione di valore tipica di un’epoca in cui i social network orientano le scelte del consumatore, arrivando a definirne i gusti, a modificarne i comportamenti.
Proprio al consumatore si rivolge l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che recentemente si è espressa in una nota relativa a un presunto comportamento poco corretto, nei confronti dell’utente del prodotto, di un celebre brand italiano.
L’Autorità, in particolar modo, ha fornito alcune precisazioni per quanto riguarda la diffusione di foto, video e commenti da parte di blogger e influencer che mostrano sostegno o approvazione per una marca, e generano un effetto pubblicitario. Nell’ottica, per l’appunto, della garanzia della massima trasparenza e chiarezza per il consumatore.
Un’informativa, quella emessa, tutt’altro che rivolta a un singolo caso, ma volta a disciplinare anche i precedenti e quelli a venire: “Nel mondo digitale – si legge - post, tweet, foto e video pubblicati sui social media costituiscono gli strumenti abituali per comunicare il proprio mondo, coinvolgendo emotivamente i destinatari nel proprio racconto. Da qui discende la necessità, nel caso in cui sussista un rapporto di committenza tra il personaggio e il marchio evidenziato, di rendere i consumatori consapevoli del fatto che si trovano di fronte ad un vero e proprio messaggio pubblicitario, e non di fronte ad un racconto spontaneo e disinteressato del vissuto quotidiano del personaggio di turno”.
Dunque, la pubblicità, come del resto previsto dalla normativa vigente in materia, deve essere palese, corretta, e il suo scopo indicato in maniera precisa. Influencer, sì, ma con grande responsabilità.
by
Redazione Business School