Smart Working in Italia, nel 2019 il numero dei lavoratori sale del 20%
La flessibilità nel lavoro aumenta: sono sempre più le aziende che conferiscono ai propri dipendenti autonomia nella scelta dell’orario e del luogo di lavoro
Un modello che sembra rappresentare il futuro, un grande progetto che coinvolge sempre di più le aziende italiane. Lo smart working sembra essere un fenomeno destinato a durare nel tempo, e ad acquistare un peso sempre maggiore all’interno delle organizzazioni del nostro Paese. Lo conferma anche uno studio condotto da un’importante università italiana, che rivela come queste teorie stiano facendosi largo nelle imprese d’Italia, ma anche nella pubblica amministrazione.
Le statistiche snocciolate da questa ricerca fotografano un quadro, quello del 2019, decisamente più avvezzo a queste pratiche rispetto all’anno precedente. Stando a quanto apprendiamo, infatti, il numero dei dipendenti che godono di una certa flessibilità e autonomia nella scelta dell’orario e del luogo di lavoro ammonta a 570mila unità. Un numero, questo, in grande crescita (+20%), con la grossa parte che viene fatta dalle grandi aziende, che occupano al momento il 51%.
A ciò si aggiunge il fatto che esiste un 7% di imprese che ha già attivato iniziative informali, e un 5% che prevede di farlo nel prossimo anno. Ancor più positivo in questo senso il dato che, del restante 30% della torta, il 22% ha dichiarato che è probabile che in futuro introdurrà politiche di questo genere.
Tuttavia, va analizzato anche il dato secondo il quale, per il momento, sembrano più le PA che le piccole e medie imprese a pendere verso lo smart working. Staremo a vedere se, come del resto è probabile, il piccolo incremento che le PMI hanno registrato, porterà effettivamente a una tendenza in grande crescita.
by
Redazione Alma Laboris