Le richiese di incentivo inviate al GSE sono passate da una media di 900 al mese nei primi 6 mesi del 2016, a oltre 2.500 nel mese di dicembre fino ad arrivare a oltre 2.600 nel mese di gennaio 2017 e 2.800 nel mese di febbraio 2017.
Questi sono alcuni dei dati più interessanti comunicati dal GSE ieri, 7 marzo 2017, in occasione del consueto aggiornamento mensile del Contatore che monitora l'andamento degli incentivi del nuovo Conto termico.
Conto Termico, aggiornato il Contatore al 1° marzo 2017
A partire dal 31 maggio 2016, data di entrata in vigore del nuovo incentivo (Dm 16 febbraio 2016) sono arrivate al GSE circa 15.300 domande, per un totale di 73 milioni di incentivi, di cui 44 relativi a richieste inviate in accesso diretto e 29 attraverso le prenotazioni. Considerando anche il "vecchio" Conto termico (Dm 28 dicembre 2012), dall’avvio del meccanismo ad oggi risultano ammesse all’incentivo quasi 29.000 richieste, per un totale di circa 98,5 milioni di incentivi impegnati, di cui 80 relativi a interventi effettuati da privati e 18,5 milioni relativi a interventi realizzati dalle Amministrazioni pubbliche.
Limitatamente agli incentivi riconosciuti in accesso diretto, l’impegno di spesa annua cumulata per il 2017 è pari a 29 milioni, di cui 26 milioni per i privati e 3 milioni per le Amministrazioni pubbliche. L'impegno di spesa per il 2017 riferito agli incentivi richiesti mediante prenotazione al momento non è ancora calcolabile; esso infatti è composto da una quota di acconto erogata all’avvio lavori e da un saldo corrisposto soltanto alla conclusione degli stessi.
Va infine osservato come ancora oggi il meccanismo del Conto termico sia ampiamente sottoutilizzato, nonostante i numeri crescenti sopra descritti, ascrivibili anche alle numerose semplificazioni procedurali introdotte dal Dm 16 febbraio 2016. Basti considerare che - a fronte dei numeri sopra riportati - l'incentivo annuo disponibile ammonta complessivamente a ben 900 milioni di euro, di cui 700 per interventi realizzati da privati e 200 per interventi realizzati dalle Amministrazioni pubbliche.
Consigliamo a tutti i nostri abbonati di consultare le pagine di Nextville dedicate all'analisi dell'incentivo introdotto dal Dm 16 febbraio 2016.
Gestori Servizi Energetici, Conto Termico
In vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alla PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici.
Il nuovo Conto Termico è un meccanismo, nel suo complesso, rinnovato rispetto a quello introdotto dal decreto del 2012. Oltre ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese oggi anche le società in house e le cooperative di abitanti), sono stati introdotti nuovi interventi di efficienza energetica. Le variazioni più significative riguardano anche la dimensione degli impianti ammissibili, che è stata aumentata, mentre è stata snellita la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo.
Altre novità riguardano gli incentivi stessi: sono infatti previsti sia l'innalzamento del limite per la loro erogazione in un'unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro), sia la riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi.
Con il nuovo Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Inoltre, il nuovo CT consente alle PA di esercitare il loro ruolo esemplare previsto dalle direttive sull’efficienza energetica e contribuisce a costruire un “Paese più efficiente”.