Pubblicato in Gazzetta il decreto del Mise che definisce le modalità e i termini per la concessione di agevolazioni a favore delle imprese in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 24 febbraio 2017 è stato pubblicato il decreto 7 dicembre 2016 con il quale il Ministero dello Sviluppo economico definisce le modalità e i termini per la concessione delle agevolazioni, a valere sulle risorse del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 FESR, a favore di imprese che realizzano programmi di sviluppo per la tutela ambientale nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia.
Le risorse disponibili, già assegnate con precedente decreto del 29 luglio 2015 a valere sull’Asse IV - Efficienza energetica - del PON, ammontano a 100 milioni di euro.
L’avviso prevede, fermo restando il rispetto dei requisiti generali di cui alla normativa dei contratti di sviluppo, l’agevolabilità dei soli programmi di sviluppo per la tutela ambientale, con esclusione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, che consentano la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive.
Soggetti beneficiari dei fondi
Possono accedere alle agevolazioni le imprese, di qualunque dimensione, che realizzano programmi in relazione ad unità locali riferibili ai settori di attività economica qualificabili come energivori. L’allegato al decreto del 7 dicembre indica le attività economiche ammissibili con richiamo ai codici ATECO.
Possono beneficiare delle agevolazioni anche le imprese, di qualunque dimensione, qualificabili come a forte consumo di energia e rientranti nell’elenco istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA).
I programmi agevolabili devono riguardare unità locali localizzate nelle Regioni di: Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
La presentazione delle domande
La domanda per l'accesso alle agevolazioni possono essere presentate a partire dal 26 aprile 2017. Devono essere presentate, a pena di invalidità, secondo le modalità indicate nel sito internet di Invitalia. Nel medesimo sito e nel sito del Ministero dello sviluppo economico è reso disponibile il modello per la presentazione della domanda.