Per far fronte alla crisi energetica numerosi paesi europei stanno ricorrendo al carbone e stanno valutando la possibilità di aprirsi al nucleare: i nuovi scenari ci chiamano obbligatoriamente ad un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici.
In tal senso, ecco una serie di consigli totalmente “green”, utili ad invertire la rotta di questo difficile momento storico per il settore energetico.
I punti da seguire per la transizione energetica
- Arrivare alle emissioni zero: Secondo un gruppo di ricercatori guidato da Mark Z Jacobson dell’Università di Stanford, il passaggio all’energia pulita entro il 2050 porterà alla diminuzione del 56% del consumo energetico mondiale. Uno dei motivi di questo risparmio è che i sistemi energetici basati sulla combustione richiedono tantissima energia solo per entrare in funzione;
- Passare alle proteine animali: secondo una ricerca pubblicata nel luglio 2022 dal Boston Consulting Group, circa il 15% delle emissioni globali di carbonio deriva dall’allevamento di bestiame. Un modo per ridurre i gas serra sarebbe quello di sostituire le proteine animali con proteine vegetali, naturali, attingendo ad esempio da legumi e cereali;
- Riprogettare l’elettricità a lunga distanza: le linee di alimentazione di corrente ad alta tensione sono ora in grado di percorrere distanze maggiori rispetto al passato. Si potrebbe valutare la possibilità di condurre l’elettricità dalle centrali eoliche e solari e portarla fino alle principali regioni di consumo;
- Ricorrere al commercio di idrogeno: entro il 2050 l’idrogeno coprirà il 12% della domanda globale di energia e ridurrà del 10% le emissioni. Più della metà del trasporto avverrà tramite condutture già presenti e riadattate e il resto principalmente via mare, sotto forma di ammoniaca.