Gli anni ’70 hanno segnato una forte accelerazione per ciò che riguarda lo sviluppo del gas all’interno del nostro territorio nazionale e oggi quest’ultimo, trova applicazione in innumerevoli settori: funge da combustibile per le vetture, viene utilizzato per produrre energia elettrica, ci consente serenamente di cuocere o riscaldare il cibo all’interno delle nostre abitazioni.
Tuttavia, prima di arrivare così rapidamente a noi, il gas attraversa tutta una serie di passaggi nella filiera, che è importante approfondire.
Questa serie di step è molto spesso sconosciuta a noi che regolarmente utilizziamo il gas, ma è importante cercare di averne una panoramica, anche per comprendere meglio condizioni e postille che ci vengono inserite all’interno dei contratti di fornitura.
Che cosa intendiamo quando parliamo di filiera del gas
Per filiera intendiamo innanzitutto l’intero ciclo produttivo, partendo dalla produzione fino ad arrivare al consumo che ne facciamo nelle nostre case. In prima linea abbiamo l’approvvigionamento, ovvero le modalità che consentono di poter accaparrarsi questa risorsa, e queste fasi sono principalmente due:
- Tramite la produzione o l’estrazione dal sottosuolo;
- Attraverso l’importazione dall’estero;
L’approvvigionamento è costante tutto l’anno, per questo è seguito dalla fase di stoccaggio, che permette la conservazione del gas in modo da poter gestire al meglio i consumi.
Un’azienda di vitale importanza è la SNAM, che gestisce le funzioni di stoccaggio e di trasporto, quasi in regime di monopolio, dato l’elevato costo di costruzione e manutenzione dei metanodotti.
Infine, attraverso la distribuzione è possibile consegnare in tutto lo stivale il gas: la distribuzione avviene attraverso gasdotti oppure in alternativa grazie alla presenza di impianti di compressione che attraverso una spinta notevole, permettono al gas di raggiungere e coprire l’intera rete nazionale.
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