Ferrovie, caserme ed edifici pubblici. Sono questi gli elementi dai quali ripartono le energie rinnovabili in Italia, e dove il fotovoltaico di Stato sarà più presente. Lo ha stabilito il decreto energia, approvato venerdì 18 febbraio dal Consiglio dei ministri.
Nel provvedimento del governo sono contenute una serie di norme che facilitano l’installazione di pannelli solari sui tetti e i cortili degli edifici pubblici. Le mosse dell’esecutivo porteranno all’accelerazione sui progetti per l’efficientamento delle infrastrutture sul territorio nazionale.
Le norme del decreto energia riguardano sia gli edifici degli enti locali, che i beni demaniali e in particolare le ex strutture militari; sarebbero queste ultime le aree indicate come particolarmente adatte alla realizzazione di impianti a terra.
Per quanto invece concerne lo sviluppo delle rinnovabili per le Ferrovie dello Stato, queste stanno lavorandoci già da tempo. Potrebbe essere sfruttato tutto il patrimonio, per installare il fotovoltaico ovunque sia possibile, incentivando un trend che ha visto FS passare dal 17 al 37% di energia rinnovabile utilizzata per il suo fabbisogno complessivo negli ultimi due anni.
Non solo la mano del governo sul decreto, ma anche quella dell’Unione Europea. Con la direttiva Red II, l’UE ha infatti stabilito che nei nuovi edifici – o in quelli sottoposti alle cosiddette “ristrutturazioni rilevanti - almeno il 60 per cento dei consumi energetici debba essere coperto da fonti verdi.