Tutto ciò che c’è da sapere su un tema quantomai attuale in ambito di energy management
In tempi di Climate Strike, di Fridays for Future, di scioperi per ‘salvare il pianeta’ se ne sente parlare sempre più spesso. Sembrano la soluzione a tutti i problemi del mondo, ma occorre comprenderne bene il funzionamento, e soprattutto quali sono utili alla riduzione dell’inquinamento. Di certo, potrebbero costituire un valido apporto alla messa in atto di un’economia green. Parliamo delle fonti rinnovabili, ossia quelle risorse energetiche che risultano sostenibili per l’ambiente.
Cosa sono le fonti rinnovabili? Definizione scientifica
Le fonti rinnovabili sono tutte quelle fonti energetiche ricavate da risorse inesauribili, ossia quelle il cui reintegramento è collocabile in una scala temporale umana. Secondo un’altra definizione, questa, di tipo enciclopedico, le fonti energetiche di questo tipo possono essere descritte come quelle risorse energetiche non soggette ad esaurimento, e soprattutto, le fonti di energia che si rigenerano almeno alla stessa velocità con cui vengono utilizzate.
Una fonte energetica viene giudicata come rinnovabile quando il suo uso non pregiudica lo stesso per le generazioni future. In pratica, possiamo definire una fonte rinnovabile solo quando chi verrà dopo di noi potrà utilizzarla con le stesse modalità, con uguale facilità, e in identiche quantità.
Fonti energetiche rinnovabili e non: quali sono, quale la differenza
Posta una definizione piuttosto formale di questo ambito, possiamo tracciare un quadro più o meno esaustivo tra le fonti energetiche rinnovabili e le fonti energetiche non rinnovabili. Tra queste, intercorrono alcune differenze, che possono essere riassunte in un’unica caratteristica fondamentale: quella, appunto, dell’inesauribilità dell’energia, parametro fondamentale per giudicarne la rinnovabilità.
Sono dunque generalmente considerate fonti di energia rinnovabile il sole, il vento, il mare, il calore del sottosuolo, l’energia che proviene dai corsi d’acqua, quella generata da piante, animali, scarti e rifiuti organici.
Parimenti, accanto a queste tipologie di risorse possiamo definire come energie rinnovabili l’energia solare, eolica, marina, geotermica, e quella delle biomasse. A queste vengono affiancate anche l’energia o cogenerazione da acqua di falda, energia aerotermica, quella proveniente da gas di discarica, e quella che invece viene generata da gas residuati dai processi di depurazione.
A queste fonti energetiche rinnovabili, come detto, contrapponiamo le fonti energetiche non rinnovabili, ossia quelle risorse energetiche esauribili in una scala temporale umana, che vengono consumate rapidamente sin dalla prima rivoluzione industriale, e che nel corso degli anni stanno gradualmente, progressivamente ed inesorabilmente andando incontro a una fine.
Tra le fonti energetiche non rinnovabili, annoveriamo senza dubbio le fonti fossili, ovvero petrolio, carbone, gas naturale, uranio. Esse possono esaurirsi nel giro di poche generazioni umane, sia per i loro lunghi periodi di formazione, ma anche per l’elevata velocità con le quali stanno esaurendosi.
Fonti di energia rinnovabili non programmabili: cosa sono, quali sono le principali
Tra le fonti di energia rinnovabili possiamo distinguere in maniera particolare le cosiddette fonti di energia rinnovabili non programmabili. Si tratta di quelle tipologie di risorse la cui produzione non è esattamente prevedibile, e che appunto sfugge a una certa programmazione. Le fonti non programmabili sono caratterizzate dal fatto che la loro continuità di flusso e disponibilità non è soggetta a preventiva decisione da parte dell’uomo, che non può decidere di aumentarne la produzione sulla base della richiesta energetica esistente.
La definizione specifica di energie rinnovabili non programmabili è stata fornita dal Gestore dei Servizi Energetici, che individua in questo gruppo quelle che vengono utilizzate da "impianti di produzione idroelettrici fluenti, eolici, geotermici, fotovoltaici, biogas". Tra le fonti rinnovabili non programmabili annoveriamo dunque l'energia solare, l’energia eolica e l’energia geotermica, ma anche l’energia da biomassa e quella mareomotrice. In tutti questi casi si tratta di fonti di energia la cui produzione non è precisamente stimabile dall’essere umano, se non dopo che il processo sia avvenuto.
Risorse rinnovabili in Italia: statistiche sulla loro diffusione
La diffusione dell’utilizzo di risorse rinnovabili in Italia non è ancora in linea con i Paesi maggiormente sviluppati in tal senso, ma sta attraversando un periodo di sviluppo. Uno scenario di questo genere comporta senza dubbio una maggiore spendibilità occupazionale dei professionisti del settore, che contribuiranno alla costituzione di un sistema ambientale che abbracci il criterio della sostenibilità, in ogni suo punto di vista.
In particolar modo, gli ultimi report, risalenti all’anno 2018, e forniti dal GSE, consolidano il ruolo di primo piano nel sistema energetico italiano delle fonti di energia rinnovabili, che trovano ampia diffusione in tutti i settori di impiego, e si confermano determinanti in termini economici ed occupazionali per lo sviluppo sostenibile del Paese.
Per la precisione, attualmente la produzione da di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia del 2018 è stimata in 114,7 TWh, mentre i consumi finali lordi di energia, invece, sono stimabili in 21,8 Mtep, pari al 18,1% del consumo finale lordo annuo. Partendo da queste due semplici statistiche, l’Italia dovrà cercare di raggiungere gli obiettivi che il Paese, l’Europa e il mondo si sono prefissati per il 2020 e per il 2030.
Fonti rinnovabili, incentivi energia: ultime news dal Mise
Il Ministero dello Sviluppo Economico, Mise, annuncia periodicamente, nella sua sezione news, nuovi incentivi per l’energia rinnovabile. Si tratta di finanziamenti pubblici, a cui tutti potranno accedere tutti coloro i quali rispondano a specifici criteri indicati nei bandi.
Accanto al Mise il già citato GSE fornisce novità riguardanti finanziamenti ed agevolazioni pubbliche per quanto riguarda azioni volte al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Il Gestore dichiara di essere costantemente impegnato a rendere la sostenibilità parte integrante della cultura aziendale, nelle sue operazioni quotidiane, tendendo con sempre maggiore impegno verso gli obiettivi prefissi.
Per ulteriori informazioni circa gli incentivi sull’energia e i finanziamenti pubblici per lo sfruttamento di fonti rinnovabili, sarebbe sicuramente utile consultare i suddetti due portali.
Fonti rinnovabili, la formazione adatta sull’argomento
Un universo come quello delle fonti di energia rinnovabili in continuo rinnovamento, interessato da una maggiore diffusione a livello nazionale ed internazionale, richiede professionalità altamente qualificate per ricoprire delle figure in vari ambiti di questo settore. Per operare al meglio nella propria quotidianità in un campo del sapere, questo, in continua evoluzione, occorre una formazione di elevata caratura, che contempli tutte le competenze necessarie a svolgere al meglio il proprio lavoro, ma anche le conoscenze aggiornate ai nostri tempi.
Il Master in Energy Management della Business School Alma Laboris costituisce senza dubbio un esempio di percorso formativo di alto livello, il cui programma didattico delle lezioni viene organizzato secondo specifici moduli, dedicati ad aree di apprendimento dal carattere piuttosto eterogeneo.
Una Faculty formata da professionisti del settore si occuperà di trasmettere al partecipante tutti gli strumenti necessari per rivestire al meglio la figura di Energy Manager, capace di intraprendere una carriera aziendale, un percorso consulenziale e uno da Lead Auditor. Il costo delle lezioni, che contemplano alcune attività di placement, prevede alcune agevolazioni nel caso in cui si effettui un’iscrizione anticipata al Master.