Tutto ciò che c’è da sapere su un tema chiave per il futuro del nostro pianeta
L’argomento è quantomai popolare, tanto che negli ultimi anni è stato chiacchierato praticamente da tutti. Se ne parla molto, ma non sempre con l’esatta percezione del fenomeno. Tutti ne chiedono un uso più intenso e massiccio, ma in pochi, probabilmente, sanno bene quali sono i suoi campi di applicazione presenti e futuri. Si tratta delle energie rinnovabili, vero e proprio baluardo in materia di tutela dell’ambiente e delle risorse della Terra.
Energie rinnovabili, tutto ciò che c’è da sapere
Le fonti di energia tradizionali sono in costante e progressivo esaurimento. Ciò che ci ha offerto il pianeta fin dalle sue origini, e ciò che siamo riusciti a ricavare da esso, sta scomparendo in maniera inesorabile. Uno scenario piuttosto apocalittico quello che vede le riserve naturali del globo non più sufficienti a coprire il nostro fabbisogno energetico, sempre più avido di risorse, e sempre più portato a sfruttare evenienze i cui effetti sul pianeta sono immediati e devastanti.
Ad oggi, probabilmente, siamo arrivati ad un punto di non ritorno, che segna il momento del cambiamento, e che impone alle agenzie dei governi di considerare le energie rinnovabili una priorità assoluta per gli anni a venire. In particolar modo, in chiave 2020 e 2030, tappe fissate dalle grandi organizzazioni internazionali, entro le quali vanno raggiunti degli obiettivi ben precisi.
Cosa sono le energie rinnovabili? Definizione corretta
Prima di enunciare le principali fonti di energia rinnovabile, non possiamo che snocciolare una definizione formale che racchiuda al meglio il significato di un’espressione il cui raggio, come detto, sembra piuttosto ampio. Possiamo descrivere l’energia rinnovabile come una qualsiasi fonte energetica che si rigenera almeno alla stessa velocità con cui si utilizza.
Le energie rinnovabili sono altresì definite come quelle fonti di energia non soggette a esaurimento, e che non sono ‘terminabili’ nella scala dei tempi umani, ossia il modo in cui viene suddiviso il tempo in base a parametri condivisi dalla comunità scientifica internazionale. Le fonti di energia rinnovabile sono altresì identificate come fonti di energia alternativa.
Quali sono le energie rinnovabili e le energie non rinnovabili?
Accanto al concetto di energie rinnovabili non possiamo che enunciare quello di energie non rinnovabili, altresì dette tradizionali, proprio in contrapposizione all’alternatività delle innovative fonti di energia inesauribili.
È in questa dicotomia che risiede la principale differenza tra le fonti di energia rinnovabile e non: le energie non rinnovabili sono quelle derivanti da fonti di energia che prima o poi saranno soggette ad esaurimento. Queste, infatti, sono prodotte dalla Terra in milioni di anni, ma al contempo sono state consumate a ritmi vertiginosi dall'uomo nel corso dell’ultimo secolo.
L’utilizzo di fonti di energia non rinnovabile porta con sé innumerevoli svantaggi. Tra questi, vi è senza dubbio il grande inquinamento che producono, e che va inevitabilmente a distruggere il nostro pianeta a causa delle ingenti emissioni di anidride carbonica nell’aria, di cui è tra le cause primarie. Accanto ai danni per noi stessi e per il mondo in cui viviamo, le ripercussioni sono dirette anche sulla nostra economia: utilizzare energia non rinnovabile comporta enormi sprechi, a causa del fatto che si tratti di risorse appannaggio di pochi Paesi produttori al mondo che ne dettano il prezzo.
Energie rinnovabili esempi: solare termico, energia idroelettrica e altre
Tuttavia, possiamo generalmente elencarne alcuni esempi tra le categorie maggiormente diffuse nel pianeta. Relativamente al nostro Paese, le fonti rinnovabili sono rappresentate dall'energia solare, dall'energia eolica, dai gas di discarica, dall'energia aerotermica, dai gas residuati dai processi di depurazione, dalle biomasse, dai biogas e dall'energia geotermica.
In particolar modo, la tendenza sembra spingere sempre più verso una maggiore diffusione dell’energia idroelettrica. Si tratta di uno dei più fulgidi esempi di energia rinnovabile e pulita, che viene ricavata semplicemente dalla forza dell’acqua, basandosi sul convoglio del flusso dell’acqua di un bacino artificiale verso condutture che trasformano la suddetta forza in energia cinetica, che produce a sua volta energia elettrica.
Non meno popolare sta diventando il cosiddetto solare termico, tipologia di impianti che permette di catturare l’energia solare, di immagazzinarla, e di utilizzarla per diversi scopi, come per sostituire le caldaie.
Energie non rinnovabili, alcuni esempi: gas e petrolio su tutte
Le tipologie di fonti di energia rinnovabile sono davvero svariate, e una grande moltitudine di esse sta nascendo, soprattutto all’estero. Sebbene l’obiettivo comune sia quello di ridurre l’inquinamento, gli sprechi e i costi derivanti dall’uso di energia tradizionale, non tutte le fattispecie stanno riscuotendo il giusto successo.
Nonostante la popolarità che stanno acquisendo le energie rinnovabili, persiste nel mondo, in particolar modo nei Paesi meno avvezzi allo sviluppo energetico, l’utilizzo di fonti non rinnovabili. Che, al 2016, coprivano ben l’80% circa del fabbisogno energetico del pianeta.
Tra queste troviamo senza dubbio il gas e il petrolio, ma anche carbone, gas naturale, uranio, combustibile dei rifiuti, e tante altre. Come detto, due fattori accomunano tutte queste tipologie di fonti energetiche: sono soggette ad esaurimento e hanno un grande impatto ambientale.
Le energie rinnovabili in Italia: alcune statistiche
A che punto sono le energie rinnovabili in Italia? Probabilmente nulla meglio dei numeri forniti da alcune statistiche possono descrivere la situazione in maniera corretta e distaccata. Queste sono state enunciate nell’ultimo report, relativo all’anno 2018, fornito dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, società per azioni interamente controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze, alla quale sono attribuite svariate competenze nel settore.
Stando a quanto si legge, nel 2018 le fonti energetiche rinnovabili (FER) hanno consolidato il proprio ruolo di primo piano nel sistema energetico italiano, trovando ampia diffusione in tutti i settori di impiego, e confermandosi un elemento determinante anche in termini economici ed occupazionali per lo sviluppo sostenibile del Paese.
La produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia del 2018 è stimata in 114,7 TWh, per un incremento di oltre tre punti percentuali rispetto al 2017. I consumi finali lordi di energia, invece, sono stimabili in 21,8 Mtep, pari al 18,1% del consumo finale lordo annuo. Dati importanti che testimoniano il raggiungimento anticipato degli obiettivi per il 2020, ma che comunque impongono un costante e progressivo miglioramento in tal senso.
Energie rinnovabili, la formazione sull’argomento
Come abbiamo visto, le energie rinnovabili sono il futuro del mondo, e rappresentano la strada che il nostro Paese deve seguire per un futuro sostenibile. Uno scenario di questo tipo impone un miglioramento degli scenari occupazionali nel settore, che necessita dunque di professionalità dalla preparazione di elevata caratura per svolgere al meglio le proprie attività quotidiane.
Un esempio di formazione di alto livello è costituito dal Master in Energy Management che la Business School Alma Laboris ha pensato coloro i quali vogliano eccellere in questo ambito. Le lezioni che costituiscono il programma didattico sono articolate in moduli che pongono particolare attenzione alle energie rinnovabili, vero e proprio fulcro degli insegnamenti di una Faculty formata da professionisti del settore.
Al termine delle lezioni, il partecipante avrà le conoscenze aggiornate e le competenze necessarie per ricoprire al meglio figure professionali qualificate. Nel corso del Master sono incluse attività di placement, al fine di migliorare la professionalità del frequentante all’interno del mondo del lavoro. Sono previste agevolazioni sul costo dei corsi in caso di iscrizione anticipata del partecipante.