Dopo molti anni di attesa, sono finalmente in arrivo le Regole applicative del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, strumento essenziale per finanziare interventi volti a ridurre i consumi energetici dei soggetti pubblici e privati.
Cos'è il Fondo Nazionale per l'Efficienza Energetica
"Il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica favorisce gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi."
Il Fondo è un tassello fondamentale nella strategia italiana di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, specie dopo l’approvazione della nuova Direttiva europea, la 2001 del 2018, che ha fissato i nuovi obiettivi al 2030 e al 2050 in materia di riduzione della CO2.
Creato nel 2014 con il decreto legislativo n 102, dispone di una dotazione complessiva di ben 310 milioni di euro ed è suddiviso in due sezioni:
- la prima prevede la concessione di garanzie su operazioni di finanziamento pari al 30% delle risorse disponibili (di cui il 30% riservato agli interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento e raffrescamento);
- la seconda per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato pari al 70% delle risorse disponibili (di cui il 20% riservato agli interventi a favore delle Pubbliche Amministrazioni).
Aspetto significativo del Fondo è che i contributi sono cumulabili con altre agevolazioni e/o contributi a fondo perduto previsti da altre leggi nazionali o regionali nei limiti del Regolamento europeo De Minimis, per i privati, e del 100% del costo del finanziamento per gli Enti pubblici.
La gestione del Fondo è affidata a Invitalia cui dunque dovranno essere inviate le richieste di finanziamento una volta attivato il Fondo.
È dunque il momento giusto per pianificare e progettare interventi di efficientamento energetico di edifici, attività produttive e commerciali.