È un argomento piuttosto chiacchierato, tanto da essere diventato uno dei topic di tendenza nel project management. Parliamo del numero di Dunbar, un concetto in realtà applicabile in larga misura anche alla nostra vita quotidiana.
Si tratta di un limite cognitivo correlato alle relazioni sociali che ognuno di noi può intrattenere nella sua esistenza. Ovviamente, tratteremo l’argomento dal punto di vista professionale, e in particolar modo nella gestione di progetto. Vediamo insieme che cos’è e come funziona.
Cos’è questo elemento che definisce i legami umani, e qual è
Con l’espressione numero di Dunbar intendiamo un limite cognitivo suggerito al numero di persone con cui si possono mantenere relazioni sociali stabili, ovvero quelle relazioni in cui un individuo sa chi è ogni persona. Un valore che definisce dunque, almeno in via teorica, come ci si relaziona con ogni altra persona.
Il numero di Dunbar prende il nome dall’omonimo inventore, l’antropologo britannico Robin Dunbar, che ha trovato una correlazione tra la dimensione del cervello dei primati e la dimensione media del loro gruppo sociale. Utilizzando la dimensione media del cervello umano ed estrapolando i risultati degli esperimenti condotti sui primati, Dunbar ha stabilito che gli esseri umani possano mantenere comodamente 150 relazioni stabili nella loro vita quotidiana.
Numero di Dunbar, il numero che definisce le nostre relazioni strette
Il numero di Dunbar, dunque, è il numero massimo di connessioni sociali che un essere umano può mantenere attivamente, ovvero quei rapporti di cui siamo pienamente consapevoli. Secondo questa teoria, ognuno di noi, cognitivamente, è tenuto a tenersi attorno al numero di 150 relazioni per gestirle tutte in maniera efficace. Una cifra media, che considera ovviamente anche persone che hanno più o meno rapporti sociali.
“Il numero di neuroni neocorticali limita la capacità di elaborazione delle informazioni dell'organismo. Questo limita quindi il numero di relazioni che un individuo può monitorare contemporaneamente. Quando la dimensione di un gruppo supera questo limite, diventa instabile e inizia a frammentarsi. Questo pone quindi un limite massimo alla dimensione dei gruppi che una data specie può mantenere come unità sociali coese nel tempo”, le parole di Dunbar a riguardo.
A cosa serve il numero di Dunbar nel project management
Il numero di Dunbar è un concetto particolarmente presente nell’ambito della formazione dei gruppi di persone coinvolte in un programma Agile. Un valore giudicato importante per qualsiasi progetto, con meccanismi che si basano sulla coesione del team per ridurre al minimo la burocrazia e i meccanismi di controllo.
La ricerca di Dunbar fornisce informazioni preziose sul numero di connessioni interpersonali che possiamo gestire in modo efficace, che si traduce direttamente sul posto di lavoro. I team più piccoli e affiatati comunicano in modo più efficace, creano legami più forti e creano fiducia più velocemente. Alcuni esperti sostengono come vadano creati, all’interno dello stesso team, gruppi di cinque persone, di quindici persone, per ‘fortificare’ il gruppo di 150. Le teorie a tal proposito sono differenti: c’è anche chi sostiene che lo stesso gruppo da 150 possa essere suddiviso in tre gruppi da 50 elementi.