Asia Pacifico: prioritaria la protezione del cash flow dal rischio di credito commerciale
Barometro Atradius edizione ottobre 2016: circa il 90% dei fornitori intervistati in Asia Pacifico ha lamentato ritardi di pagamento su fatture commerciali da parte delle imprese loro clienti. In seguito a ciò, circa il 40% degli intervistati aumenterà l’utilizzo di strumenti di gestione del rischio di credito commerciale.
È stata pubblicata l’edizione di ottobre 2016 del Barometro Atradius – compagnia attiva nei servizi di assicurazione del credito commerciale, cauzioni e recupero crediti – sui comportamenti di pagamento tra aziende, Risultati per l’Asia Pacifico, dalla quale emerge che per circa il 40% dei fornitori intervistati nella regione Asia-Pacifico aumenterà, nel corso del prossimo anno, l’utilizzo di strumenti di gestione del rischio di credito commerciale, a protezione della liquidità dai ritardi di pagamento o insolvenza dei loro clienti. Quasi la metà degli intervistati controllerà più spesso il merito di credito dei clienti e l’andamento dei loro pagamenti. Cresce quindi, nella regione, l’attenzione verso la tutela della redditività aziendale, per garantire la vitalità e la crescita sicura del business.
Si prevede che l’Asia Pacifico continui a trainare la crescita globale nei prossimi anni. Anche quest’anno i Paesi emergenti dell’Asia dovrebbero sorpassare altre regioni mondiali in termini di crescita del PIL, con una previsione di crescita media del 5,7%. Le due più grandi economie asiatiche si prevede agiranno da traino: per l’India si prevede quest’anno una crescita del 7,5%, e per la Cina un incremento del 6,6% nonostante il rallentamento della sua economia, in riequilibrio verso i servizi e la crescita dei consumi. In questo contesto, le aziende si stanno concentrando sulla protezione del loro portafoglio clienti contro le criticità derivanti dal mancato rispetto dei tempi di pagamento da parte dei clienti.
Come evidenzia il Barometro Atradius, circa il 90% dei fornitori intervistati in Asia Pacifico ha lamentato ritardi di pagamento su fatture commerciali da parte delle imprese loro clienti. Per questa ragione, il 34% dei fornitori intervistati ha adottato specifiche misure di correzione del cash flow, e il 33% ha pagato in ritardo i propri fornitori. Per il 25% è stato necessario richiedere un finanziamento aggiuntivo in Banca, o ricorrere a factoring o altre misure per pagare i propri creditori, mentre il 22% ha dovuto chiedere un aumento del proprio scoperto bancario. Ciò spiegherebbe perché il 20% degli intervistati ritenga contenimento dei costi e mantenimento di un adeguato flusso di cassa le sfide principali per la redditività del loro business quest’anno.
“In linea con quanto registrato lo scorso anno, si prevede che la crescita globale si attesti, quest’anno, intorno al 2,4%. Questo a causa dell’azione frenante dei bassi prezzi delle materie prime, della scarsa domanda interna ai mercati avanzati, del riposizionamento economico cinese, dell’incertezza nella politica monetaria globale e dei rischi geo-politici. Preoccupa l’aumento del debito ed il deterioramento della qualità del credito, che potrebbero molto probabilmente causare un aumento dei fallimenti aziendali in molti mercati emergenti, in particolare in quelli che dipendono dal commercio con la Cina e/o dal commercio di materie prime”. Così ha commentato Andreas Tesch, chief market officer di Atradius.
“La molteplicità dei rischi presenti in ambito economico mondiale, aumenta l’attenzione delle aziende verso gli strumenti di gestione del rischio di credito commerciale e politico che tutelino al meglio il portafoglio clienti, soprattutto all’esportazione. Crescere sui mercati internazionali, infatti, non può prescindere da un discorso di tutela degli asset fondamentali della propria attività”. Aggiunge Massimo Mancini, country manager di Atradius per l’Italia.