Le accettazioni bancarie: cosa sono, perché sono così importanti
L’accettazione bancaria rappresenta una cambiale-tratta con la quale un soggetto detto “traente” ordina a una banca (definita “trattaria”), di pagare per suo conto una somma specifica, che deve essere versata a un venditore di beni in una scadenza prestabilita a monte. La banca, dopo aver firmato un accordo preliminare con il soggetto traente, assume così il ruolo di obbligato principale.
Attraverso questa modalità l’accettazione bancaria diviene a tutti gli effetti uno strumento negoziabile sul mercato. È infatti una pratica abbastanza comune tra le imprese avvalersi dell’accettazione bancaria per evitare di ricorrere alle canoniche forme di finanziamento, soprattutto per soddisfare temporanee esigenze di copertura.
Le accettazioni bancarie sono molto utilizzate ad esempio nell’ambito del commercio internazionale quando ad esempio vi è la necessità di finanziare la negoziazione di beni ancora non trasportati da un esportatore estero (venditore) ad un importatore nazionale (acquirente): questo permette all’esportatore di poter beneficiare delle garanzie offerte dalla banca e di concludere serenamente il processo di vendita.
Altro elemento da non trascurare è la scadenza: le accettazioni bancarie hanno infatti una scadenza di 30,60 o 90 giorni e unitamente a quanto sopraindicato, sono considerate degli strumenti di credito documentario, in quanto il pagamento avviene contestualmente alla presentazione da parte del beneficiario di una ricca e complessa serie di documenti.
Per quanto ampiamente diffuse, le accettazioni bancarie sono state rese meno convenienti a causa di un mutamento delle normative fiscali.
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Redazione Finanza