Il metodo DCF: cos’è e a cosa serve in finanza
Il DCF, ovvero il Discounted Cash Flow, è uno dei metodi più utilizzati per la valutazione aziendale. Questo sistema si basa sulla determinazione del valore attuale dei flussi di cassa che si attendono da una determinata tipologia di attività.
Il flusso può essere rappresentato non solo dal cash flow ma anche dai dividendi. La valutazione basata sui flussi di cassa viene fatta in funzione di tre parametri molto importanti: l’entità del flusso di cassa, la distribuzione cronologica dei flussi e infine il tasso di attualizzazione.
Come si calcola
La formula del Discounted Cash Flow che esprime il valore dell’azienda è la seguente:
La logica alla base del metodo è che un investitore razionale è disposto a riconoscere a un business un valore almeno pari a quello recuperabile in una prospettiva temporale accettabile. In pratica, se un soggetto investe 500.000 euro per acquistare un’impresa, si aspetta di recuperare l’investimento in “t” anni e di ricevere una cospicua remunerazione a partire dall’anno “t+1”.
Un orizzonte temporale di 5 anni può essere ritenuto ancora accettabile mentre se questo è di 20/25 anni sicuramente in pochi aspetterebbero un termine così estero prima di recuperare il capitale investito.
Secondo la Teoria della Finanza un soggetto è disponibile ad investire denaro in un financial asset nella misura in cui il rischio sia adeguato al suo profilo e la remunerazione sia congrua rispetto a quelle che sono le sue aspettative.
by
Redazione Finanza