Il margine di sicurezza: cos’è e come si calcola
Il margine di sicurezza è uno degli elementi fondamentali del value investing che ci consente di investire cercando di evitare perdite causate da impreviste nella fase di investimento. Vediamo insieme in che cosa consiste, come calcolarlo e come applicarlo.
La definizione di questo elemento del mondo della finanza
Iniziamo col dare una definizione più esaustiva di questo elemento: per margine di sicurezza si intende la differenza tra il valore intrinseco di un’azione e quello che è il suo reale prezzo di mercato. Il margine di sicurezza può rivelarsi utile, durante gli investimenti, in quanto sfruttandolo è possibile acquistare un’azione nell’istante esatto in cui il suo valore intrinseco supera il prezzo di mercato.
Il termine fu coniato da Benjamin Graham e David Dodd, fondatori della filosofia del value investing. Quello che il margine di sicurezza consente è di fornire un certo margine all’investitore, in modo da salvaguardarlo in caso di valutazioni e decisioni errate, nonché improvvisi ribassi del mercato.
Di solito per il margine di sicurezza prendiamo in considerazione la differenza (non negativa) tra il valore intrinseco e il prezzo pagato per una determinata azione.
Ciò ci indica che se il valore intrinseco è maggiore del prezzo del mercato, allora esiste un margine di sicurezza utile a salvaguardare i nostri investimenti.
In conclusione il margine di sicurezza è qualcosa di fondamentale se ci si occupa di value investments: sarà chiaro, dopo questa breve disamina, che si tratta di una percentuale che deve essere sempre monitorata e presa in considerazione, se non si desidera incappare in spiacevoli imprevisti.
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Redazione Finanza