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Climate finance, la finanza al servizio dell’emergenza climatica
Entro il 2050 verranno stanziati oltre 130 miliardi di dollari privati per contrastare il Climate Change, al fine di azzerare le emissioni in tutti gli ambiti.
Questa iniziativa è frutto di una vera e propria alleanza finanziaria che vede il coinvolgimento di oltre 450 banche, assicuratori e gestori patrimoniali in rappresentanza di 45 Paesi, pronti a mettere a disposizione i propri capitali per mettere a punto iniziative sui cambiamenti climatici. 
Il tema dei cambiamenti climatici è diventato un focus centrale nell’agenzia della politica internazionale pertanto non sta passando inosservato né ai big del sistema finanziario mondiale, né agli investitori che operano all’interno della finanza sostenibile.
La definizione di questo tipo di investimento
Per “Climate finance” si intende ogni tipologia di investimento dedicato a progetti mirati a diminuire le emissioni di gas serra e aumentare la resilienza delle comunità locali per permettere un adattamento alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Quando parliamo di strumenti finanziari legati ai cambiamenti climatici solitamente si parla di “Finanza d’Impatto”, cioè quella tipologia di investimenti che, oltre al rendimento finanziario, vogliono generare impatti sociali e ambientali misurabili.
Tra gli strumenti maggiormente utilizzati vi troviamo i Climate bond, ovvero obbligazioni verdi destinati ad investimenti in progetti specifici a favore del clima. Questi strumenti, solitamente, vengono utilizzati per finanziare progetti e affrontare al meglio i cambiamenti climatici. Un esempio? La costruzione di centrali solari o idroelettriche o la collocazione di pale eoliche.
by
Redazione Finanza
