Fintech in Europa: investimenti dei primi sei mesi del 2021 superano il 2020
Gli investimenti in fintech in Europa relativi ai primi sei mesi del 2021 superano già quelli realizzati in tutto il 2020. Lo rivelano i dati raccolti da Dealroom, che ha compiuto uno studio per quanto riguarda il settore tecnologico europeo per quanto riguarda il comparto finanziario.
Nel corso della prima metà di quest’anno, le start-up nel continente hanno raccolto 43,8 miliardi di euro. Una cifra che supera, e non di poco, i 38,5 miliardi di euro investiti in tutti i dodici mesi del 2020, nonostante il numero di round di finanziamenti sia invece la metà (2700 contro 5200).
Cifre davvero ragguardevoli, che si inseriscono in un pacchetto UE, quello dedicato alla finanza digitale, che costituisce ad oggi il primo tentativo di regolamentazione di questo settore a livello comunitario. Obiettivo, quello di instaurare le condizioni, dal punto di vista normativo, per attrarre nuovi investitori, e consentire a chi già opera in questo ambito di destinare un numero più ampio di risorse.
Queste le parole del commissario della Consob Paolo Ciocca, parlando di fronte alla Commissione Finanze della Camera dei deputati: “La trasformazione digitale comporta l’affacciarsi sul mercato finanziario di nuovi player globali/regionali, alcuni dei quali nati come fornitori di servizi tecnologici. Si prospetta un aumento della pressione competitiva sugli operatori tradizionali, insieme a un miglioramento della capacità di valorizzazione dei dati e di rendere più semplici ed efficienti i processi”.
Filtra ottimismo a tal proposito: “Sono convinto che questa apertura verso l’innovazione dei modelli di business andrebbe orientata a beneficio dei consumatori e della crescita reale”.
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Redazione Finanza