Boom economico in Italia, siamo alla vigilia di un periodo florido? Dati e statistiche
L’affermazione è quella dell’attuale ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: “Ho la sensazione, anzi è più che una sensazione, che siamo alla vigilia di un nuovo boom economico. Il rimbalzo, come tasso di crescita del Pil, sarà più vicino al 5 che al 4% previsto. E forse persino qualcosa più del 5%”.
E queste parole, al di là di ogni connotazione politica, non possono che farci piacere.
L’Italia sembrerebbe essere alla vigilia di un periodo particolarmente florido. A testimoniarlo, diversi segnali in questo senso, che prospettano una vera e propria impennata della crescita economica nel Paese, sotto diversi punti di vista. Un boom economico, quello che d’altronde sarebbe una contromisura tanto ovviamente sperata quanto tremendamente efficace per contrastare un drammatico 2020.
Alcuni dati. L'Istat a giugno rivede le stime sull'economia italiana e prevede "una sostenuta crescita" del Pil sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%). Anche meglio, rispetto a quanto previsto da Draghi e dal suo governo. Una crescita ampia, che caratterizza numerosi settori, e investe aree di produzione del nostro Paese anche variegate tra loro. Nel dettaglio, industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+363,2%); fabbricazione di mezzi di trasporto (+327,3%); fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+149,3%); metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+132,8%); altre industrie (+160,9%).
Veniamo al dunque: perché possiamo dire che l’Italia attraverserà una fase di boom economico? Le ragioni, considerando un breve termine, sono molteplici. L’indubbio successo della campagna vaccinale da quando al comando delle operazioni c’è il generale Figliuolo. I fondi del Next Generation Ue. Il tanto chiacchierato effetto Draghi, con un governo di unità nazionale guidato dalla personalità più credibile che l’Italia potesse mettere in campo.
Tutti fattori, questi, che contribuiscono a creare un clima davvero positivo, in vista del Pnrr, per il quale dovranno essere spesi 230 miliardi in soli 5 anni. Risorse inserite in una politica economica, quella tricolore, che dovrà condurci verso un futuro migliore, consentendo agli italiani di mettersi definitivamente alle spalle questo periodo.
by
Redazione Finanza