Come diventare CFO nel 2021: tendenze emergenti nel budgeting
Sembra quasi inutile rimarcarlo, ma è bene tenerlo ben presente: il 2020 è stato (ed è tuttora) un anno molto particolare per il mondo della finanza, per l’economia globale, e per i professionisti che operano in questo settore.
Ma il processo di pianificazione finanziaria per il prossimo anno offre l'opportunità di trasformare le sfide che il nostro tempo ci pone di fronte in opportunità per sviluppare la propria professionalità, perseguendo la formazione e cavalcando le tendenze emergenti nell’ambiente. Come diventare CFO nel 2021? Secondo un articolo della prestigiosa società di consulenza finanziaria statunitense McKinsey, il segreto sta (anche) nella corretta gestione delle attività di budgeting.
Tendenze CFO, il segreto è nel budgeting: cinque consigli per il 2021
Questo genere di operazioni, alla base dell’attività di un CFO, richiedono il sapiente impiego di risorse, in base alla strategia messa in campo dall’azienda. A questo innegabile e immarcescibile mantra si aggiunge quello secondo cui in un’epoca unica l’unica soluzione per sopravvivere è migliorarsi: il processo di budgeting business-as-usual, con i suoi input tradizionali e approcci standard, non è più adatto per il compito da affrontare.
Questo avviene perché utilizzare un modello tradizionale, in questo caso, potrebbe bloccare l’esercizio di budgeting in infinite negoziazioni e potrebbe non affrontare le preoccupazioni critiche sulla strategia, la creazione di valore o l'allocazione delle risorse. Al contrario, i processi strategici e di gestione delle prestazioni radicalmente riprogettati e reinventati possono generare soluzioni più audaci che sono più in linea con la strategia, e che permettono di allocare correttamente il budget.
A tal proposito, McKinsey snocciola cinque consigli per il CFO del 2021 per quanto riguarda il budgeting: testare la capacità dell’azienda di affrontare un periodo di stress finanziario, sviluppando ipotesi per contrastare l'incertezza; reinventare il business da zero per determinare i principali driver; trattenere una parte della spesa a livello centrale, come risorse contingenti, per creare flessibilità e opzionalità nei budget; assegnare i talenti finanziari alle aree o agli argomenti con la massima priorità per prevenire il burnout; ripensare il processo decisionale per accelerare i processi ed eliminare da essi i bias.
Come diventare CFO: l’importanza dell’alta formazione
È sul quarto punto dell’analisi di McKinsey che vogliamo concentrare la nostra attenzione. Le circostanze dettate dall’epoca particolare in cui viviamo, come dicevamo, hanno sconvolto il modo in cui lavorano i team finanziari: un ritmo più veloce, con cicli di rendicontazione più brevi, un alto rischio, e ultimo ma non ultimo, il sempre più consistente ricorso al lavoro da remoto.
Se in emergenza gran parte del lavoro è stato affrontato istintivamente da piccole squadre che si sono riunite per risolvere problemi immediati ad alta priorità, indipendentemente dal ruolo delle risorse (umane) in azienda e dalle loro skill, adesso è tempo di stabilire le priorità in modo appropriato, con indicazioni chiare per il personale, ad esempio, su analisi, risultati e tempistiche previste, servendosi degli strumenti digitali necessari.
Uno scenario, questo, in cui la formazione acquisisce un’importanza sempre più elevata: essere preparati ad affrontare questo tempo è possibile solo con un percorso che offra una preparazione di alta caratura, capace di conferire al discente tutti gli strumenti necessari per operare nel proprio lavoro di tutti i giorni, mediante insegnamenti dal taglio pratico e moderno. Investire su sé stessi diventa dunque l’arma vincente per vincere la concorrenza e per interpretare al meglio il ruolo di CFO.
by
Redazione Finanza