Project management, il lavoro del futuro: 88 milioni di professionisti nel 2027
Entro il 2027, è probabile che circa 88 milioni di persone in tutto il mondo lavoreranno nel project management.
Ma la maggior parte di questi progetti non avranno successo, per uno spreco di opportunità, tempo e denaro.
È la fotografia di “Harvard Business Review”, prestigiosa rivista americana, che ha indagato sul project management del futuro. Un’attività economica, quella orientata ai progetti, il cui valore raggiungerà l’incredibile cifra di 20mila miliardi di dollari, cifra destinata a salire in pochi anni.
Come detto, tuttavia, c’è ancora tanto lavoro da fare. La ricerca stima infatti che solo il 35% dei progetti intrapresi nel mondo ha successo. È dunque d’obbligo considerare come per trarre vantaggio dalla nuova economia del project management – questo l’appellativo di alcuni esperti – le aziende hanno bisogno di un nuovo approccio alla gestione dei progetti.
Emerge la necessità di ripensare la struttura organizzativa, da orientare ancor più ai progetti, garantendo che i dirigenti abbiano le capacità per sponsorizzare efficacemente i progetti e formare i manager nel moderno project manager.
In un contesto in cui i progetti stanno guidando sempre più sia le prestazioni a breve termine che la creazione di valore a lungo termine delle imprese, attraverso trasformazioni organizzative più frequenti, sviluppo più rapido di nuovi prodotti, adozione più rapida di nuove tecnologie e così via, occorre riguardare la struttura stessa.
D’altronde, il 2027 è più vicino di quanto sembri: 88 milioni di persone a lavorare in ruoli orientati alla gestione dei progetti sono tanti, così come sarà ingente il flusso di denaro che riusciranno a muovere i protagonisti di questo contesto.