Certificazione PMP, a cosa serve superare l’esame: sette vantaggi
La certificazione PMP del Project Management Institute (PMI) è la certificazione più riconosciuta dal settore per i project manager.
Questo perché i project manager che riescono a conseguirla soddisfano gli standard globali di gestione dei progetti e sono collegati ad altri PMP in tutto il mondo. Basterebbe questo a spiegare a cosa serve la certificazione PMP, ma in realtà esistono altri sette vantaggi che chi supera questo esame ottiene una volta conseguita la PMP.
A cosa serve la certificazione PMP per project manager
Ecco quali sono i vantaggi più immediati derivanti dal conseguimento di una certificazione PMP secondo il project manager Ram Tavva, che ha di recente realizzato un interessante articolo a riguardo. Tavva ne ha elencati sette:
- I project manager certificati hanno maggiori probabilità di essere intervistati e assunti rispetto ai project manager non certificati. Il certificato, infatti, indica che comprendi la gestione del progetto e che sei un professionista.
- Lo stipendio di un project manager che ha conseguito la certificazione PMP può essere superiore fino al 25% rispetto a quello di un project manager non certificato; un valore, questo, che dipende anche dall’esperienza del professionista.
- Avere la certificazione PMP significa soddisfare la maggior parte delle competenze obbligatorie che le aziende richiedono per assumere qualcuno come project manager.
- I project manager certificati si uniscono all’élite dei project manager riconosciuti in più settori e in tutto il mondo.
- Chi ha questa certificazione acquisisce una struttura da mettere in pratica ed è in grado di affrontare qualsiasi progetto in modo abile, conducendo il team al successo.
- Il project manager certificato ha una solida conoscenza della metodologia Agile.
- Chi consegue la certificazione guadagna unità di sviluppo professionale, un vero requisito per mantenere lo status.
by
Redazione Project Management