Metodologia agile: cos’è, cosa sono Kanban e Scrum, differenza con il metodo waterfall
Un approccio sempre più diffuso per quanto riguarda la gestione di un progetto è quello dell’Agile Project Management
Il project management, come del resto tutte le branche del sapere, è stato interessato negli anni da alcuni cambiamenti decisivi, che hanno influenzato la disciplina in maniera profonda. Tra questi vi è soprattutto l’avvento e lo sviluppo della metodologia agile, un approccio dal carattere iterativo, che caratterizza tante aziende del nostro tempo. Ma che cos’è l’agile project management, e qual è la differenza con il metodo waterfall? Scopriamo insieme di più su questa metodologia, e su alcune sue tipologie, come gli approcci Kanban e Scrum.
Che cos’è la metodologia agile, e come funziona?
Il contesto attuale delle aziende, in Italia come nel resto del mondo, presenta delle peculiarità assolutamente non trascurabili. Per le imprese, diventa sempre più difficile gestire ogni aspetto del business, nel quale i progetti sono sempre più difficili, in un mercato in cui vi è una marcata competitività.
Tutti questi fattori hanno portato all’esigenza, da parte delle aziende, di essere più produttivi, ma soprattutto più efficienti, raggiungendo i risultati prefissati dagli obiettivi in un minor tempo e con un minor dispendio di risorse. Nel panorama odierno, soddisfare quest’ultimo aspetto è più difficile, per la complessità dei progetti e di un mercato dai ritmi più frenetici.
Fatte queste premesse, appare immaginabile come sia sempre più presente l’esigenza di adottare una metodologia agile. La storia di questo approccio affonda in tempi ormai lontani: fu discusso per la prima volta negli anni '70 da William Royce, che pubblicò un documento sullo sviluppo di grandi software. Una svolta significativa in materia avvenne nel 2001, quando fu pubblicato il cosiddetto Manifesto Agile, contenente i suoi principi fondamentali.
Metodologia agile, definizione e significato
Ma che cos’è una metodologia agile? Potremmo definire questo aspetto del project management come un approccio iterativo, adatto alla pianificazione e alla gestione dei processi del progetto, che presenta la caratteristica di essere composto da più sezioni, da più iter, come appunto suggerisce il termine.
Nella metodologia agile vengono utilizzati brevi cicli di sviluppo, chiamati sprint, in cui il progetto viene ‘diviso’ in diverse sezioni, ognuna delle quali viene analizzata, sistemata, se necessario corretta dal team preposto al project management dell’azienda. Alla base di questo approccio vi è lo sforzo collaborativo dei team, che sono interfunzionali e auto-organizzanti, al fine di facilitare la pianificazione adattiva, lo sviluppo evolutivo, e un miglioramento continuo del progetto.
Metodologia agile e waterfall, quali sono le differenze
Abbiamo illustrato quali sono le caratteristiche fondamentali di una metodologia agile nel project management. Da quando questa è diventata tra quelle più utilizzate in tal senso, è nata una naturale contrapposizione con la cosiddetta metodologia waterfall.
Si tratta di un approccio decisamente più tradizionale, che corrisponde a un tipo di gestione tradizionale, che non presenta la caratteristica dell’iteratività. Come funziona? Una metodologia waterfall è basata su una sequenza ben definita di step, che non possono in alcun modo essere accantonati, se non dopo il loro superamento.
È in questa fattispecie che vi è la caratteristica saliente della metodologia waterfall, parola inglese che significa, appunto, ‘cascata’: non si può passare allo step successivo, senza aver prima completato quello precedente. Proprio questa peculiarità traccia la differenza con la metodologia agile, che pur comprendendo gli stessi step della waterfall, non li termina in un unico flusso, ma preferisce completarli in maniera diversa a seconda della situazione.
Non esiste un approccio migliore dell’altro: laddove la metodologia waterfall può essere più adatta per progetti con budget e tempi relativamente definiti, in condizioni più flessibili una metodologia agile potrebbe essere maggiormente indicata.
Metodologia agile Kanban e Scrum: come funzionano
Tra le tipologie di approccio agile utilizzate in questa filosofia del project management, possiamo distinguerne alcune più note rispetto alle altre. Difficile non menzionare la metodologia Kanban e quella Scrum, senza dubbio tra gli approcci più utilizzati in tal senso.
Metodologia agile Kanban, cos’è e come funziona
Dalla maggioranza degli studiosi di project management, la metodologia Kanban appartiene alla classe delle metodologie agili. Che cos’è questo approccio, e come funziona? Si tratta di una modalità di gestione del lavoro in cui la gestione delle scorte di una qualsiasi tipologia di azienda opera secondo i principi del metodo pull: l’approvvigionamento viene eseguito solo quando le scorte vengono terminate.
Un metodo che rovescia il punto di vista, pensando al processo produttivo come un’operazione che non gestisce il progetto come una serie di operazioni da gestire in maniera consecutiva, come avviene, come abbiamo visto, nel waterfall, ma agendo solo quando ce n’è effettivo bisogno. Nel Kanban lavori, dunque, vengono limitati all’essenziale, concentrandosi sulla riduzione del tempo necessario per portare un progetto dall'inizio alla fine.
Questo approccio nasce già negli anni ’40, in Giappone, grazie alla Toyota, che per prima sviluppò questa nuova modalità di gestione del progetto. Il nome fa riferimento a una metodologia di sviluppo software, ma anche a quel ‘cartellino’ che in alcune aziende viene posto su un contenitore, per indicare l’esaurimento di una scorta, e che dunque questo debba essere rifornito.
Cos’è la metodologia Scrum: come funziona questo approccio agile
Accanto alla metodologia Kanban, è spesso indicata la metodologia Scrum, un’altra tipologia di approccio agile molto utilizzata dalle aziende. Con questa espressione viene indicato un framework che aiuta i team di lavoro ad adottare un approccio collaborativo, ad apprendere attraverso le esperienze, a organizzarsi in maniera agile e iterativa.
La metodologia Scrum viene usata per la gestione del ciclo di sviluppo del progetto, adottando un processo di controllo empirico, in cui vi è un feedback continuo sulle attività che si svolgono, e una certa connessione tra chi è il manager del progetto, e le persone che invece si occupano della sua gestione operativa.
Un approccio olistico, basato sulle attività di un team interfunzionale su più fasi che si sovrappongono, proprio come accade nel rugby, sport dal quale nasce il termine ‘scrum’, che vuol dire letteralmente ‘mischia’.
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