Digital Marketing: Agli italiani piace l’e-commerce multi-device, fondamentale la strategia omnichannel
Aumentano i consumatori che acquistano online ma cresce anche la spesa media e la frequenza d’acquisto nel canale digitale. Gli acquirenti online abituali rappresentano il 51,6% dell’utenza italiana, pari a 15,9 milioni. Turismo e viaggi, informatica ed elettronica, abbigliamento si confermano le categorie trainanti ma crescono anche Arredamento e Home Living, Food & Grocery ed Editoria.
Sviluppare Digital Experience per il consumatore digitale
Il mercato del commercio elettronico si muove in questa direzione, arrivando in Italia a crescere fino a toccare la quota dei 21 milioni di acquisti online. Nel nostro Paese il fenomeno cresce, anche se non a ritmi vertiginosi. Il mercato dell’e-commerce italiano è cresciuto del 37% in 3 anni, ma gli acquirenti online sono cresciuti del 26%, un dato che sta a significare che chi acquista online acquista di più e per un valore più elevato. I numeri parlano di 1.000 euro di media all’anno per ciascun acquirente, contro la media di 1.500 euro a livello europeo. Nel 2016 sono aumentati del 25% coloro che effettuano in media almeno un acquisto al mese, arrivando ad essere 16 milioni.
La pratica di effettuare acquisti online è ormai estremamente generalizzata: l’83,6% degli utenti internet italiani ha comprato online almeno una volta nella vita e più della metà – il 51,6% – lo fa abitualmente. Per il 2017 Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, prevede poi una ulteriore crescita annua vicina al 19%, che dovrebbe portare il volume delle transazioni a circa 23 miliardi e mezzo di euro. Tra i settori con trend in crescita per il 2017 ci sono: Arredamento e Home Living (48%), Food & Grocery (30%) e l’Editoria (+16%).
Puntare sulla strategia Omnichannel
Un dato importante sottolineato da Netcomm è la crescita degli acquirenti da mobile: a dicembre 2016 il 26,1% degli acquisti è stato effettuato da smartphone (+80%) e tablet (+14%). Lo smartphone si è rivelato essere uno strumento utile non solo per finalizzare l’acquisto, ma anche per reperire informazioni prima di andare in negozio, e anche quando si è presenti presso il punto vendita.
“Diventa fondamentale che gli operatori dell’e-commerce offrano strumenti mobile-friendly, ma l’obiettivo non deve essere di migrare interamente il traffico verso smartphone e tablet. Occorre piuttosto puntare sulla strategia omnichannel: la possibilità di acquistare ovunque offre una maggiore esperienza all’utente, ma ha anche dei chiari ritorni economici per il commerciante”. Afferma Roberto Liscia, Presidente del Consorzio Netcomm.
Da tenere presente anche il fatto che gli acquirenti multipiattaforma, pur costituendo il 25% del totale, generano il 40% del valore complessivo. Come si spiega questo? “Un utente che può contare su strumenti pratici e flessibili sarà più soddisfatto e quindi più propenso a ritornare”.
Il profilo degli Omnichannel Shoppers
Per meglio identificare gli “everywhere shoppers”, ossia gli utenti che effettuano acquisti da PC, tablet e smartphone, il Consorzio Netcomm con le elaborazioni di Human Highway ne ha tratteggiato un profilo: si tratta di un universo di un milione di individui (5,6% degli acquirenti online), principalmente uomini (64%), di età compresa tra i 25 e i 44 anni (70%), in possesso di una laurea (60%) e residenti in grandi centri urbani (43%). È interessante notare che per questa categoria di utenti gli strumenti online non sostituiscono gli acquisti offline, ma anzi li supportano: il 33,7% di loro dichiara infatti di utilizzare lo smartphone per orientarsi nell’acquisto in negozio. Un elemento che evidenzia come l’e-commerce non sia una minaccia per i punti vendita fisici, ma piuttosto costituisca un elemento imprescindibile di una strategia di crescita globale. Gli everywhere shopper, inoltre, contribuiscono all’11,7% del Net Retail perché spendono oltre il 100% in più della media.
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