Digital marketing, i consumatori di oggi sono più consapevoli dei rischi del Web
Gli utenti della Rete di oggi sono più consapevoli dei rischi per la privacy dei loro dati online. È quanto emerge da due studi commissionati da Google e realizzati in collaborazione con Ipsos e Bcg, incentrato sul rapporto che i consumatori hanno con i brand del contesto attuale.
Più precisamente, si parla del modo in cui l’utente affida i propri dati a un brand che ha guadagnato il loro trust per ottenere contenuti e promozioni rilevanti per i loro interessi.
Da quanto apprendiamo, nel corso degli ultimi anni emerge come, ad oggi, il consumatore voglia il controllo su come i suoi dati personali vengono utilizzati online. “L’uso responsabile dei dati di prima parte da parte dei professionisti del marketing permette di ottenere un impatto positivo sulle entrate e maggiore efficienza, soddisfacendo allo stesso tempo la domanda dei consumatori”, è ciò che si legge nel report.
La ricerca evidenzia come oltre due terzi (70%) degli utenti di Internet tra i 16 e i 74 anni a livello globale sono preoccupati di come vengono utilizzate le informazioni raccolte su di loro quando sono online; solo il 3% degli intervistati crede di avere il controllo completo della divulgazione e della rimozione dei propri dati online.
Nello specifico, sulla privacy online, lo scenario viene descritto come un “divario tra il dire e il fare” (“say-do gap”): l’80% degli intervistati ha detto di essere preoccupato per il potenziale uso improprio dei dati personali, ma il 93% si mostra favorevole nel fornire alle aziende informazioni che potrebbero essere considerate sensibili, come nome, indirizzo, dati di contatto o informazioni sulla propria famiglia, in cambio del servizio fornito. Ergo, i consumatori di oggi si dimostrano (o, quantomeno, si dichiarano) più consapevoli, e consentono al brand l’accesso ai propri dati solo in cambio di determinati servizi.
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Redazione Digital Marketing