Google E-A-T, cos’è e cosa significa per la SEO del 2021
Se domani dovessimo dare un premio a Google, quale sarebbe? E, soprattutto, quale sarebbe la motivazione per la quale possiamo insignirlo di un riconoscimento? A un primo sguardo, potremmo premiarlo per le cose che fa.
Altrettanto probabilmente, per i bisogni che soddisfa. Il modo in cui lo fa è peculiare, forse unico: dare al consumatore – utente, pardon – esattamente il risultato di ricerca che vuole. Lo stabilisce con quello che è ormai da un paio di anni conosciuto come Google E-A-T, il paradigma che il motore di ricerca più popolare di sempre utilizza per valutare i siti web e determinare (almeno in parte) la loro posizione nelle SERP.
Cos’è Google E-A-T e cosa significa per la SEO dei siti web
Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness. Questo il significato della sigla E-A-T, il mantra che rappresenta i tre parametri fondamentali in base ai quali Google invita i propri quality raters a valutare i contenuti presenti sul Web.
Si tratta del metodo di ricerca che Big G utilizza per stabilire la qualità delle pagine, e che serve ad orientare il lavoro dei valutatori per conto del motore di ricerca. La traduzione italiana delle tre parole è Esperienza, Autorevolezza, Affidabilità.
Lampante come Google, con l’introduzione – il cui processo è iniziato nell’ormai lontano 2015 – di quello che è un vero e proprio paradigma da seguire (per tutti, siti web e valutatori), abbia deciso di premiare i portali che seguano questi parametri.
Google E-A-T nel 2021, come funziona: i parametri da tenere d’occhio
Come dichiarato dallo stesso Google ai valutatori, “il primo step per valutare la qualità della pagina è capire il vero scopo della pagina. I siti o le pagine senza alcun tipo di fine utile dovrebbero ricevere il rating più basso. Per tutte le altre pagine che hanno un fine utile, la quantità di esperienza, autorevolezza e affidabilità (E-A-T) è molto importante”.
Attenzione, però: guai a considerare, leggendo queste parole, il paradigma come qualcosa di secondario. Piuttosto, sarebbe utile conoscere in che modo utilizzare al meglio E-A-T per migliorare il posizionamento del proprio sito web nel motore di ricerca.
Una tecnica molto efficace è senza dubbio quella di ‘rispondere’ alle domande che Google suggerisce a chi produce contenuti di porsi, ogni giorno. Ne citiamo alcune a titolo esemplificativo:
- Il contenuto contiene informazioni, rapporti, ricerche o analisi originali?
- Il titolo o il titolo della pagina è corrispondente al testo del contenuto?
- Questo contenuto è stato scritto da un esperto o un appassionato che dimostri che conosce bene l'argomento?
- Il contenuto è stato prodotto bene? Ci sono degli errori?
Una buona strategia per utilizzare Google E-A-T nel 2021 è quella di assicurarsi, appunto, che il contenuto sia stato prodotto da un esperto o da esperti del settore di cui si parla. Far sì che la voce principale dei propri contenuti sia la persona di maggior successo e conosciuta possibile è importante per aumentare l’affidabilità del sito.
Un mantra che non passerà mai di moda è quello di far sì che il proprio sito ottenga link da parte di siti autorevoli, e menzioni sui canali di social media. Queste aiutano a guidare i parametri di E-A-T e sono riconosciute dai robot di ricerca, rappresentando forse uno dei modi migliori per far sì che il punteggio salga.
È molto importante considerare come questi parametri viaggino a braccetto: l’esperienza del sito, molto spesso, si costituisce producendo contenuti affidabili; saranno questi ultimi a costruire, nel tempo, l’autorevolezza del portale.
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Redazione Digital Marketing