Social recruiting: cos’è, come farlo, quanto è diffuso in Italia
Negli ultimi anni, le grandi potenzialità dei social network hanno investito diversi settori e numerose aree del sapere. Non è rimasta di certo immune la gestione delle risorse umane, probabilmente uno degli ambiti che maggiormente viene interessato dalle tendenze del momento e dall’applicazione di metodologie innovative.
Il social recruiting rientra sicuramente in questo ambito, offrendo prospettive interessanti per le aziende.
Che cos’è il social recruiting, e cosa significa questa espressione
Il settore delle risorse umane è cambiato drasticamente negli ultimi dieci anni. Le aziende stanno rapidamente aumentando la loro forza lavoro in un panorama sempre più competitivo. Per attirare i migliori talenti, è fondamentale disporre di strategie di reclutamento all’avanguardia, pronte a intercettare le risorse più competenti da introdurre nel proprio organico. Adottare una strategia di social recruiting efficace può essere l’arma vincente per l’azienda che voglia costruire un reale vantaggio rispetto alla concorrenza.
Cos’è il social recruiting: definizione, significato e traduzione
Ma che cos’è il social recruiting? Con questa espressione definiamo il processo di reclutamento di potenziali candidati per un’offerta di lavoro – o, comunque, per ricoprire una posizione – tramite le piattaforme di social media, come LinkedIn, Facebook e Twitter e altri siti Web, inclusi forum online, bacheche di lavoro e blog.
Noto anche con l’italiano ‘reclutamento sui social media’, che rappresenta una traduzione piuttosto fedele del termine anglofono, il social recruiting è il metodo che un’organizzazione adopera per pubblicizzare offerte di lavoro, attrarre talenti, comunicare con potenziali risorse da inserire in azienda.
Il significato profondo di questa espressione sta, da un lato, nella diffusione delle opportunità professionali mediante mezzi di comunicazione così popolari; dall’altro, soprattutto, nel fatto che i social network danno al recruiter la possibilità di fare una ricerca attiva tramite le informazioni disponibili pubblicamente sulle varie piattaforme.
Social recruiting: importanza di una strategia, vantaggi, quanto è diffuso in Italia
Per capire come funziona il social recruiting è senza dubbio essenziale, per qualsiasi azienda, concepirlo come qualcosa che conserva la natura e i principi del recruiting ‘offline’. Dunque, il punto di partenza in tal senso è quello di sviluppare una strategia che abbia come fondamenta gli stessi capisaldi del reclutamento di risorse, senza considerare l’azione dei social network.
Come funziona il social recruiting: esempi di strategie efficaci
Tuttavia, le attività di social recruiting, come è facile immaginare, richiedono l’applicazione di tecniche innovative, e l’utilizzo di strumenti diversi dal reclutamento ‘classico’. Ad esempio, adottare una strategia di recruiting sui social media presuppone, innanzitutto, la costruzione di una vera e propria reputazione online.
Creare delle conversazioni attorno al brand presuppone una presenza costante sui social giusti, modellando l’immagine del marchio, puntando a diventare l’autorità del proprio settore di riferimento. La promozione della cultura aziendale, in tal senso, è un aspetto imprescindibile, un veicolo da adoperare coinvolgendo i dipendenti nella condivisione di post sui social media, contenuti che dimostrino che l’azienda, per varie ragioni, è davvero un meraviglioso posto in cui lavorare.
Social recruiting, quanto è diffuso in Italia: le ultime statistiche
Un altro suggerimento davvero utile è quello di non considerare solo i social che, in senso più stretto, vengono considerati adatti al social recruiting. In altre parole: non solo Linkedin, ma anche strumenti come Facebook e Instagram, troppo spesso accantonati e bollati come ‘poco seri’, ma che in realtà nascondono potenzialità forse inespresse.
Ma quanto è diffuso il social recruiting in Italia? Al momento le statistiche più recenti fanno riferimento a un report di Hootsuite, società da anni leader, in particolar modo per quanto riguarda lo scheduling sui social media. Secondo la ricerca, il 99% delle aziende italiane oggi è su Facebook, il 77% utilizza Instagram e il 63% ha un profilo Twitter o Linkedin.
Social recruiting, vantaggi e importanza per le aziende
Il social recruiting offre numerose possibilità davvero interessanti alle aziende che scelgono di adottare questo strategie di questo tipo per il reclutamento di risorse. Uno strumento davvero utile, che consente alle organizzazioni di raggiungere i candidati più facilmente, mostrando la cultura organizzativa dell’azienda, e nel contempo risparmiando denaro.
Molto spesso, infatti, parliamo di strategie che utilizzano piattaforme da utilizzare in modo gratuito, o comunque investendo un quantitativo di risorse relativamente ridotto. Inoltre, il fatto che ormai tutti siamo presenti sui social network, fa sì che questo genere di attività possano raggiungere le potenziali risorse con cui mettersi in contatto per un colloquio di lavoro, o anche semplicemente visionare più facilmente i profili professionali di potenziali candidati.
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Redazione Digital Marketing