Lavoro nel 2021, la tecnologia potrebbe cambiare il 61% dei mestieri

La rivoluzione digitale è in atto, e il futuro delle professioni verrà ridisegnato. Uno scenario piuttosto realistico, nel quale siamo già inseriti.

Ma la tecnologia investirà anche il presente e il futuro prossimo? A quanto pare, sarà già il breve termine a essere coinvolto dalla trasformazione. Uno studio effettuato alcuni mesi fa da Deloitte ha rivelato che l’intelligenza artificiale, la robotica, la digitalizzazione, potrebbero cambiare, entro il 2021, il 61% dei mestieri che attualmente conosciamo.

La scomparsa di attività a basso valore aggiunto, la nascita di nuovi profili professionali, saranno le due chiavi di volta di tutto il futuro prossimo del contesto che attualmente stiamo vivendo. Secondo questa ricerca, infatti, i lavori, in linea generale, andranno incontro a un cambiamento davvero profondo, rivedendo le competenze necessarie per intraprendere l’una o l’altra professione, per rivestire un ruolo, per svolgerne le mansioni.

Circa due lavori su tre, dunque, verranno completamente ridisegnati entro il 2021. Le risorse umane delle aziende vedranno entrare, nella propria vita professionale, la cosiddetta ‘robotic process automation’. Come suggerito dall’espressione inglese, sarà proprio la robotica a contribuire alla creazione di nuove professioni, e ripensare quelle già esistenti.

Appare logico, dunque, investire sulle proprie competenze, cercando di migliorare le skill già acquisite, e di accrescere il proprio bagaglio di conoscenze aggiornandole alle ultime tendenze del mondo del lavoro, alla spendibilità occupazionale e allo sviluppo di carriera. La riconversione è vicina, e non possiamo fare molto per fermare il progresso; cavalcare il trend, dunque, sembra l’unica via per rimanere competitivi e vivere al meglio in un mondo tech-addicted.