Buon compleanno Google Maps: ecco come in 15 anni ha cambiato le nostre vite
Il servizio di web mapping compie tre lustri, nei quali ha attraversato vari cambiamenti, grazie all’aggiunta di nuove funzioni, che hanno rivoluzionato i nostri spostamenti
“Crediamo che le mappe possano essere utili e divertenti, così abbiamo progettato qualcosa che possa semplificare il passaggio dal punto A al punto B”. Nessuno, probabilmente, avrebbe immaginato che quella sarebbe stata l’invenzione che rivoluzionerà il nostro modo di concepire le mappe, i viaggi, gli spostamenti.
Era l’8 febbraio 2005, quando su Google Blog venne annunciato un servizio di mappe disponibile per diversi browser. Si chiamava Google Maps, e avrebbe cambiato per sempre la nostra visione del mondo. La geniale intuizione di Big G compie 15 anni. Lo fa ripercorrendo la propria storia, guardando i passi già compiuti e quelli da compiere.
Nato con lo scopo di assolvere i compiti di semplice mappa, è riuscito a sconvolgere le esperienze online (e, negli anni, anche quelle offline) degli utenti della Rete con un’assoluta pervasività, una grande capacità di integrarsi alla loro vita quotidiana, e soprattutto offrendo loro un valido apporto per compiere anche gli spostamenti più brevi.
Due anni dopo la nascita del servizio, questo è stato reso disponibile per cellulari. Nel 2009, la vera e propria rivoluzione, con l’introduzione degli spostamenti turn-to-turn: da quel momento il GPS ha iniziato a riconoscere le variazioni della posizione dello smartphone in tempo reale. L’anno successivo, sono state invece implementate le mappe dedicate ai ciclisti. Trasporti pubblici, spostamenti a piedi. La possibilità di essere aggiornati in tempo reale sul traffico, e di esplorare immagini interattive della mappa con Street View. Persino la Luna, Marte e altri innovativi progetti connessi.
Da navigatore satellitare, a vero e proprio motore di ricerca parallelo a quello ‘principale’ di Google. Il vero cambiamento, infatti, è rappresentato dal fatto che Maps permette all’utente di ricercare l’indirizzo di un posto semplicemente digitando il nome del posto. Anche (e soprattutto, diremmo) senza conoscerne l’indirizzo.
La rivoluzione sta tutta nelle parole di Jen Fitzpatrick, Senior Vice President di Google Maps: "Vi ricordate cosa erano le mappe quindici anni fa? Mi torna alla mente un viaggio fatto in Europa con tutte quelle cartine enormi…”.
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Redazione Business School