Colloquio di lavoro per Facebook, manager svela la domanda che decide chi è assunto
Janelle Gale, la vicepresidente delle risorse umane del social network più popolare al mondo, non tollera i ‘saputelli’: ecco come fa a smascherarli
Facebook è senza dubbio ciò che ha cambiato per sempre la nostra percezione del mondo digitale, e probabilmente anche delle relazioni sociali. Il social network più celebre al mondo, ideato nell’ormai lontano 2004 da Mark Zuckerberg, è anche una delle aziende più vincenti del pianeta, grazie a modelli di business innovativi, e probabilmente a una accurata selezione del personale d’azienda.
Lo sa bene Janelle Gale, vicepresidente del reparto risorse umane di Facebook Inc., senza dubbio uno dei più importanti in un’azienda dalle ingenti dimensioni come questa. Gale ha recentemente rivelato quali sono le skill e le caratteristiche che cerca in un candidato a una posizione lavorativa in Facebook.
Tra tutte, ne emerge una in particolare: la voglia di apprendere nuove conoscenze e nuove competenze. Per Gale, infatti, non è tanto importante saper fare alcune cose, quanto essere mentalmente disposti a imparare a farne altre. Mostrarsi desiderosi di migliorare, dunque, è una delle chiavi di volta per essere assunti nell’azienda, e rappresenta una caratteristica saliente per entrare a far parte del mondo Facebook. Al contrario, mostrarsi troppo chiusi intellettualmente è invece da considerarsi come un segnale negativo.
Come si fa a capire sin da subito se una persona è disposta ad apprendere o no? Gale ha svelato il suo segreto: sottoporre delle domande supplementari al candidato durante il colloquio di lavoro. Tra queste, in relazione a progetti nei quali i candidati hanno lavorato, quesiti del genere di: “Cosa avreste fatto di diverso? Cosa avete imparato nel vostro percorso?”. Qualora la persona esiti nel rispondere o si mostri poco serena, beh, per il manager potrebbe essere un segnale di bassa capacità di riflessione e scarsa curiosità intellettuale.
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Redazione Business School