Wordpress Plugin: WordLift, Intelligenza Artificiale in aiuto per SEO e Content Management
La startup italiana WordLift ha creato un Plugin per WordPress che combina tecnologie semantiche e Intelligenza Artificiale per aumentare il traffico di un sito.
A cosa serve WordLift?
WordLift aiuta blogger, redazioni giornalistiche e content marketer a lavorare meglio, permettendo di concentrarsi sulla scrittura dei contenuti senza doversi preoccupare di come funzionano i motori di ricerca.
La storia della Startup tutta Italiana
Nel tardo dicembre 2016 WordLift si è costituita come startup innovativa, mentre a febbraio di quest’anno, ha ricevuto il suo primo investimento da WooRank, società belga che ha sviluppato uno strumento di analisi SEO e di digital marketing semplice e rapido da usare. WooRank vede qualsiasi sito web con gli occhi di Google e genera un’analisi istantanea del sito dal punto di vista della SEO on-page e off-page offrendo suggerimenti semplici, chiari e concreti per migliorare ranking e traffico, ma anche il coinvolgimento degli utenti e, infine, il tasso di conversione del sito.
Che cosa fa, in pratica WordLift?
WordLift sfrutta l’Intelligenza Artificiale per aumentare il traffico organico di un sito web traducendo gli articoli in contenuti comprensibili dalle macchine. Questi contenuti possono essere usati da chatbot, crawler e assistenti digitali (come Google Assistant, Siri e Alexa) per aiutare gli utenti a prendere decisioni, informarsi o acquistare prodotti e servizi.
L’elaborazione dei dati avviene sul cloud: grazie ad una tecnologia di Natural Language Processing, WordLift analizza gli articoli e trasforma i contenuti in metadati. I dati sono pubblicati automaticamente come linked open data a 5 stelle e diventano subito disponibili per le macchine.
Dal momento in cui WordLift aggiunge uno strato di metadati a un testo, si apre un ampio spettro di nuove possibilità: ogni sito può essere arricchito con raccomandazioni semantiche di altri contenuti, link automatici ai contenuti interni, visualizzazioni dei dati e immagini. Ne risulta una user experience molto più ricca e coinvolgente: questo si traduce in utenti soddisfatti che spendono più tempo sul sito, visitano un maggior numero di pagine e vi fanno ritorno in seguito.
WordLift, inoltre, misura le performance dei contenuti su Google in termini di ranking e altri fattori che possono influenzare il traffico organico. Questi dati sono presentati ai redattori in modo che possano aiutarli a migliorare il loro piano editoriale e a raggiungere un maggior numero di utenti.
Il contesto: l’impatto dell’I.A. sulla scrittura per il web
Nell’ultima decade, macchine e persone hanno utilizzato due lingue completamente diverse, per questo motivo i motori di ricerca non capivano i contenuti, ma si limitavano ad indicizzarli. Qualcosa è cambiato nel 2015, dal momento in cui RankBrain è diventato il terzo fattore per rilevanza tra gli oltre 200 che compongono l’algoritmo che Google utilizza per valutare se un contenuto è rilevante rispetto a una specifica ricerca.
L’aspetto rivoluzionario di RankBrain è che usa il Natural Language Processing (NLP) per tradurre le lingue umane in un linguaggio comprensibile per le macchine.
Il nuovo algoritmo ha dato un’importante spinta a un nuovo modo di concepire il web, il web semantico. Lo stesso Tim Berners-Lee, in un discorso del 2006, ha invitato i professionisti del web ad abbracciare la transizione dall’attuale web al web semantico, il quale è costituito da una serie di regole e standard che permettono alle macchine di leggere il linguaggio umano.
In passato, per fare in modo che il contenuto di una pagina fosse considerato rilevante dai motori di ricerca, era cruciale studiare e inserire nel testo un set di parole chiave. Oggi ciò che rende un contenuto rilevante è più che altro il contesto nel quale esso si posiziona. Anche se non possiamo prevedere il futuro, la speranza è che finalmente, grazie all’Intelligenza Artificiale, chi scrive sia libero di concentrarsi sulle storie che vuole raccontare e di arricchire il patrimonio della conoscenza umana senza restare incastrato in una gabbia di parol
Qual è il modello di business?
WordLift è un SaaS (Software-as-a-Service). WordLift ha recentemente raggiunto l’obiettivo dei suoi primi 100 clienti: tra loro ci sono realtà importanti come Greenpeace , The American University in Cairo, SalzburgerLand Tourismus e Legambiente.
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