Alma Laboris Business School - Quadro di adeguamento delle imprese al GDPR sostanzialmente positivo

Quadro di adeguamento delle imprese al GDPR sostanzialmente positivo

Quadro di adeguamento delle imprese al GDPR sostanzialmente positivo

Riportiamo, di seguito, alcuni dei risultati della ricerca dell'Osservatorio Information Security & Privacy della School of Management del Politecnico di Milano[1], presentata il 5 febbraio 2019.

 

“Il quadro dell’adeguamento delle imprese al GDPR è sostanzialmente positivo, con sensibilità, budget e acquisizione di competenze in deciso aumento – commenta Gabriele Faggioli, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio -: nel 63% delle organizzazioni è aumentata la sensibilità dei Top Manager sul tema della protezione dei dati; più della metà ha introdotto corsi di formazione su sicurezza e privacy per i dipendenti, il 47% delle imprese ha effettuato investimenti in tecnologie, mentre il 34% ha inserito in organico nuove figure professionali specializzate”.

Dall'analisi dell'Osservatorio è emerso che il 23% delle imprese è già conforme ai requisiti del GDPR, mentre il 59% ha ancora in corso progetti strutturati di adeguamento. Insieme alla consapevolezza e alle iniziative sono cresciute anche le risorse stanziate dalle imprese in misure di adeguamento al GDPR: un budget dedicato è presente nell’88%, trenta punti in più rispetto al 2017. Tra le più diffuse difficoltà riscontrate dalle imprese nell’adeguamento al GDPR spiccano la raccolta e mappatura dei dati personali (52%), la mancanza di sensibilizzazione sul tema da parte dei dipendenti aziendali (38%), la scarsa sponsorizzazione da parte del Top Management (37%), le difficoltà di comprensione della normativa (27%), la mancanza di figure professionali competenti sull’argomento (23%), la mancanza o la non adeguatezza del budget stanziato (20%) e l’inefficacia delle soluzioni tecnologiche di protezione e delle iniziative organizzative (20%).

 

Quadro di adeguamento delle imprese al GDPR sostanzialmente positivo

 

Il 2018 passa alla storia per essere l’anno del Data Protection Officer (DPO). La nomina di un Responsabile per la Protezione dei Dati (definizione italiana corrispondente al DPO) è stata formalizzato nel 65% delle imprese ed è stato inserito informalmente nel 6%, con una crescita del 46% rispetto al 2017, mentre è calata di conseguenza la percentuale di aziende che ha intenzione di introdurlo in futuro (dal 57% al 5%) e delle imprese che non ne prevedono l’introduzione (dal 15% a 6%); il 18% delega queste mansioni a una figura esterna.

 

 

Avv. Giuseppe Miceli

(Coordinatore e Docente del Master Legal Advisor e Docente del Master per Giuristi d’Impresa)

 

 

[1] L’Osservatorio Information Security & Privacy, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, alla sua quarta edizione, intende rispondere al bisogno delle aziende di conoscere, comprendere e affrontare le nuove minacce alla privacy e alla sicurezza informatica supportando le aziende stesse nella scelta delle tutele più opportune, rendendole consapevoli dell’importanza del monitoraggio e del controllo delle attività e mostrando loro le tecniche e le tecnologie a supporto dell’Information Security adottabili.

 

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