Mobility manager, chi è e cosa fa nel suo lavoro
Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini e quello della Transizione ecologica Roberto Cingolani hanno firmato il decreto che rende operativa la norma che prevede che per i centri abitati sopra i 50mila abitanti e le imprese sopra i 100 addetti sia obbligatorio dotarsi di un mobility manager, una delle figure professionali emergenti più popolari, interessanti, innovative.
Ma chi è questo professionista, e che cosa fa nel suo lavoro? Scopriamo di più su di lui.
Una figura professionale innovativa, che arriva anche in Italia
Premettiamo: la figura professionale del mobility manager era già presente all’interno del mondo del lavoro. Anche in Italia: vide la luce, infatti, con il decreto Ronchi del 1998 per le aziende con più di 300 dipendenti; successivamente, fu istituzionalizzato, nel 2000.
Una crescita esponenziale nel nostro Paese, dove nel 2016 i mobility manager erano 850 in tutta Italia, di cui l’88% di tipo aziendale. Adesso, con la pandemia da Covid-19 a cambiare le nostre abitudini, il sempre più massiccio ricorso allo smart working, e tanti altri fattori, sono destinati ad aumentare, vista l’obbligatorietà posta dalla norma.
Cos’è un mobility manager, e quali sono le mansioni che svolge
“Al mobility manager spetterà capire come spalmare lo smart working lungo la settimana”, ha spiegato Giovannini. Ma chi è il mobility manager, e cosa fa nel suo lavoro? In estrema sintesi, è il professionista che si occupa di gestire tutto quanto riguarda il mobility management, ovvero la gestione della mobilità dei dipendenti di un’azienda, laddove la mobilità è “un processo di gestione di una rete coordinata di servizi di trasporto”.
Il mobility management è un approccio alla progettazione e alla fornitura di servizi di trasporto che inizia e finisce con il cliente, e con la soddisfazione dei suoi bisogni di mobilità da e per il posto di lavoro. Quali sono le mansioni di un mobility manager? La definizione da decreto attuativo del ministero della Transazione Ecologica stabilisce i compiti di questo professionista.
Tra queste, la promozione della realizzazione d’interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente, al fine di consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane; la cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente; la attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile.