Lavoro, cresce il peso della formazione sulle assunzioni tra le aziende
Le aziende del mondo del lavoro di oggi cercano solo i profili più qualificati. È questo il quadro che emerge chiaramente da uno degli ultimi rapporti di Unioncamere per quanto riguarda le assunzioni da parte delle realtà che popolano il contesto attuale.
Le statistiche snocciolate nella ricerca, infatti, testimoniano come l’importanza della formazione nel panorama occupazionale attuale, nel 2020 sia risultata maggiore rispetto agli anni precedenti.
Nel dettaglio, la richiesta di figure che abbiano almeno un diploma secondario sale al 51,5%; tuttavia, il dato più significativo è quello relativo ai laureati, che sale al 14,1%, un punto percentuale in più rispetto al 2019. E, se consideriamo i dati in salita anche per quanto riguarda la richiesta di specializzazione del post-diploma, il disegno di quanto sta accadendo nel mondo del lavoro di oggi è abbastanza chiaro.
Le imprese del tessuto nazionale (e internazionale) desiderano annoverare nel proprio organico persone sempre più competenti, che siano in possesso delle conoscenze più aggiornate e delle competenze adeguate per eccellere nelle figure professionali più richieste, e che abbiano dalla propria parte tutti i requisiti per prevalere rispetto alla concorrenza.
I titoli, dunque, acquisiscono un peso più rilevante, maggiore rispetto al passato. Limitare questa analisi alle lauree significa indossare i paraocchi, e non comprendere come andare oltre la formazione accademica, con un percorso di Alta Formazione, possa rappresentare, per le risorse attuali, il vero vantaggio competitivo per emergere nel proprio ambito di competenza.
Nonostante vi siano settori che, più di altri, sono ‘esigenti’ in tal senso, formare la propria professionalità con percorsi altamente qualificanti è una scelta ideale per massimizzare la propria spendibilità occupazionale e per risultare vincenti nel mondo del lavoro.