Cultura organizzativa, cos’è e perché è importante: alcuni esempi di successo
Un fattore divenuto sempre più importante per le aziende, che mirano a costruire un ambiente, basato su regole e valori, per una gestione ottimale dell’organizzazione, in un clima aziendale positivo
Se ne discute molto negli ultimi anni, e alcuni esperti hanno anche dubitato della sua esistenza. Tuttavia, probabilmente è presente in ogni azienda, di qualsiasi tipologia e dimensione, anche se nessuno ne nota l’esistenza. Parliamo della cultura organizzativa, un aspetto molto significativo che caratterizza le organizzazioni moderne. Perché è importante conoscere questo concetto, e cosa rappresenta, nel pratico? Ecco alcuni esempi di successo.
Cos’è la cultura organizzativa? Definizione e significato dell’espressione
Un elemento astratto, che però nel concreto trova innumerevoli applicazioni, aspetti significativi, diventando un fenomeno tangibile e decisamente discusso nel contesto attuale. In molti considerano la cultura organizzativa un ingrediente semplicemente imprescindibile per costruire un sistema solido sul quale basare tutta l’organizzazione dell’azienda.
Ma che cos’è la cultura organizzativa, nel concreto? Questo concetto potrebbe trovare una definizione efficace per cui rappresenta l’insieme dei valori, delle regole, dei comportamenti, che caratterizzano un’organizzazione, contribuendo in modo decisivo alla formazione di un ambiente sociale e psicologico ben definito.
La cultura organizzativa è qualcosa che si costruisce nel tempo, con norme scritte e non scritte, con una serie di consuetudini più o meno radicate, e che tiene insieme un’organizzazione, influenzando il modo in cui le persone interagiscono. Essa comprende le aspettative, le esperienze, la filosofia di un'organizzazione, costituendo l’insieme dei valori su cui si basa tutta l’azienda.
Cultura organizzativa, perché è importante: i vantaggi di conoscere questo aspetto
Conoscere ogni aspetto che riguarda la cultura organizzativa è importante per svariate ragioni. Per il dipendente, che deve necessariamente padroneggiare, e preferibilmente condividere (almeno a livello operativo; le proprie convinzioni, in questo caso, non sono sempre rilevanti), il sistema di valori dell’organizzazione. Ma è fondamentale anche e soprattutto per l’azienda stessa: costruire una cultura organizzativa di spessore è, molto spesso, un passo decisamente indispensabile per raggiungere il successo.
I vantaggi sono innumerevoli. Il più tangibile, probabilmente, è la definizione dei valori fondamentali sui quali delineare l’identità dell’azienda, sia dal punto di vista esterno (dunque, con i suoi utenti finali), ma anche e soprattutto per le persone che in quell’organizzazione prestano la propria attività. Definire in maniera chiara questi aspetti permette all’azienda di impostare il sistema di valori su cui radicare le proprie regole.
Avere una cultura organizzativa ben strutturata e dedicata al lavoratore fa sì che l’azienda si trasformi in una grande squadra, influendo in positivo in maniera determinante sulle prestazioni dei dipendenti, aiutando a mantenere le persone migliori.
Cultura organizzativa esempi, alcune aziende di successo in questo ambito
Sono diverse le aziende di successo che hanno costruito le proprie vittorie e i propri risultati grazie alla creazione di una brillante cultura organizzativa. Pensiamo a grandi gruppi come Google, probabilmente sinonimo di cultura da anni. Sono tanti i plus che Big G dà quotidianamente ai suoi dipendenti: pasti gratuiti, viaggi, ma anche e soprattutto bonus finanziari. I dipendenti di Google sanno bene che nel core business dell’azienda, molto spesso, c’è la voglia di evolvere, e di formarli continuamente.
Chi spicca per cultura organizzativa è anche Facebook, che spinge sulla creazione di rapporti interpersonali grazie a una gerarchia orizzontale, in cui il teamwork è il tassello più importante, favorito anche dall’ampio uso di ambienti open space.
Tra i grandi gruppi che fanno della cultura organizzativa un importante elemento c’è anche Adobe, che evita il micromanage a favore della fiducia dei dipendenti: più responsabilità, derivante da una più ampia libertà di azione. Ciò stimola la creatività, lasciando che sia il lavoratore a porsi degli obiettivi, dei limiti, dei confini da superare.