La crisi energetica sta spingendo un numero crescente di paesi a riflettere, circa l’adozione dell’energia nucleare. Cina e Stati Uniti hanno già pianificato la costruzione di nuovi impianti: la prima costruirà circa 150 reattori nei prossimi vent’anni mentre la seconda, ha introdotto l’Inflation Reduction Act, che avrà il compito di aumentare gli investimenti nel settore uranio, rafforzando l’energia nucleare per migliorare anche la condizione climatica.
Diventato estremamente popolare negli ultimi anni anche grazie all’emanazione dei decreti ministeriali legati all’efficientamento energetico, con l’acronimo ESCo intendiamo quelle società di servizi energetici che, come sottolineato dalla Commissione Europea, si occupano di offrire servizi integrati.
La crisi climatica che stiamo vivendo è la più urgente di tutte: occorre riflettere attentamente su tutte le possibili strategie da attuare affinché il pianeta possa essere salvaguardato, soprattutto anche per le generazioni future.
Le innovazioni della tecnologia introdotte nei campi della generazione distribuita, dell’accumulo e della gestione manageriale delle reti, hanno spinto a una profonda e rapida evoluzione anche del quadro normativo europeo di riferimento: il consumatore diventa sempre più centrale e assume una funzione attiva in quello che è il processo di transizione energetica.
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