Cosa chiederemmo all’Europa per il mondo del lavoro: le priorità post elezioni europee 2024
Il mondo del lavoro sta cambiando. Le nuove sfide richiedono un’innovazione costante. Una volta che le elezioni europee 2024 saranno terminate, avremo l’opportunità di influenzare la politica europea per garantire un mercato del lavoro equo, inclusivo e competitivo.
L’UE ha un ruolo chiave nell’atto di sostenere e promuovere il mondo del lavoro. Ma cosa chiederemmo all’Europa per il mondo del lavoro? Ecco quali sono le nostre priorità e le proposte che consideriamo essenziali per il mondo del lavoro in questo periodo.
Miglioramento delle competenze digitali e della formazione continua
Uno dei nostri primi punti all’Europa è promuovere il miglioramento delle capacità digitali e della formazione continua. In un’era di progresso tecnologico esponenziale, i lavoratori europei devono avere le risorse per adattarsi e crescere. Chiediamo all’Europa di destinare più risorse per programmi di formazione digitale e iniziative di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. La formazione lungo tutto l’arco della vita non solo migliora la loro esperienza, ma rende anche le imprese più competitive sul mercato globale. È essenziale che i lavoratori abbiano il diritto di seguire corsi di aggiornamento e di acquisire certificazioni e qualifiche per adempiere alle innovazioni tecnologiche.
Inclusione e diversità nel mercato del lavoro
Un’altra area su cui ci concentreremmo e chiameremmo l’Europa a concentrarsi sarebbero i settori dell’inclusione e della diversità. Un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato non è solo la chiave della coesione sociale; è un importante attrattivo dell’innovazione e del progresso economico. Chiediamo all’Europa politiche di incoraggiamento all’assunzione di lavoratori con esperienze diverse, comprese donne, giovani, migranti e persone con disabilità. Inoltre, politiche di contrasto alle discriminazioni e promozioni della parità di opportunità per tutti i lavoratori devono essere applicate. La flessibilità, i congedi parentali e la consulenza individuale possono promuovere un ambiente di lavoro più equo, dove tutti i lavoratori possono partecipare e dare il massimo delle capacità.