Domitilla Savignoni tra i docenti del Master in Giornalismo, Comunicazione e Social Media di Alma Laboris
Domitilla Savignoni è giornalista vice caporedattore esteri del TG5 e conduce l'edizione delle 13. Dal 1994 ha seguito per il TG5-Mediaset i principali eventi internazionali anche come inviata tra i quali la seconda intifada e la guerra in Libia. Ha tenuto corsi/master sul linguaggio televisivo, il rapporto tra il terrorismo e i media e le fake news alla Lumsa, alla Sioi e alla Sapienza.
Domitilla Savignoni sarà tra i docenti del Master in Giornalismo, Comunicazione e Social Media di Alma Laboris Business School. Abbiamo avuto il piacere di ascoltarla.
Che ricordi ha dei primi passi della Sua Carriera?
Ho cominciato al TG5 che era nato da due anni con alcuni stage. Era una redazione molto giovane e motivata guidata da un fuoriclasse del giornalismo televisivo Enrico Mentana. È stato lui ad assumermi ed è rimasto mio direttore per 10 anni, un periodo in cui ho potuto arricchirmi d'esperienza anche grazie all'esempio di giornalisti bravissimi, come Sandro Provvisionato, Toni Capuozzo, Massimo Corcione e molti altri. È importante soprattutto all'inizio del proprio cammino incontrare persone disposte ad insegnare alle "nuove leve" qualche segreto del mestiere.
Quanto è stata importante la Formazione nello sviluppo del Suo Profilo Professionale?
Mi sono laureata in scienze politiche indirizzo politico internazionale. Non c'erano tutte le scelte di facoltà che abbiamo oggi. E non esisteva una facoltà di giornalismo. Ma al nostro lavoro si può accedere con qualunque indirizzo universitario e anche senza laurea, l'importante è formarsi una solida cultura e non smettere mai di approfondire le tematiche di nostro interesse e in generale i fatti più importanti che accadono nel nostro Paese e nel mondo.
Sicuramente, e pur essendo una Professionista affermata, avrà ‘fame’ di raggiungere altri obiettivi: quali sono?
Ho avuto molte soddisfazioni dal mio lavoro, ma ho un obiettivo che mi sta a cuore e che questo master aiuta a realizzare: passare alle nuove generazioni il bagaglio di esperienza, anche sul campo, che ho maturato.
Quali consigli potrebbe fornire alle giovani leve che vorrebbero approcciarsi al Suo ambito professionale?
Consiglio di imparare bene una lingua e di non farsi scoraggiare dalle inevitabili difficoltà. Chi la dura la vince. Serve essere preparati ma anche tanto determinati, perché è un ambiente molto competitivo ma che ora, grazie anche ai social, offre tante nuove opportunità.