Digital News Report 2022: resta la voglia di buon giornalismo nonostante l’infodemia

Vanno su giornalismo digitale e, in generale, va su il buon giornalismo; permane la paura dell’infodemia, cavalcata dalla pandemia negli ultimi due anni e dalla guerra in Ucraina.

Il Digital News Report 2022 elaborato dall’agenzia di stampa Reuters ci dà una fotografia fedele dello stato dell’arte del settore dell’informazione ad oggi. Ed è quella di un settore in cui la larga maggioranza della popolazione italiana non nutre fiducia nel giornalismo e non sa stabilire se le notizie siano vere o fake news, ma ha grandissima voglia di giornalismo di qualità.

Non è solo una questione di mancanza di fiducia, ma anche di monetizzazione delle notizie, mentre stenta a decollare il pagamento dell’informazione digitale perché non le si dà valore. Confermata la fuga dalle notizie cartacee degli ultimi anni, in cui si evidenzia la chiara voglia, da parte del pubblico, di fruire di notizie online.

La natura difficile e traumatica della crisi ha un effetto opposto rispetto all’urgenza di informarsi che si è manifestato all’inizio della pandemia: se la difficoltà a comprendere accentua la tendenza alla fuga dalle notizie, è ben chiaro come le persone vogliano un’informazione corretta e trasparente, come a inizio pandemia.

Come fare per riuscire nell’intento? Migliorare il divario causato dalla difficoltà di comprensione, concentrandosi sull’accessibilità dei contenuti, anche scegliendo nuovi format per provare a semplificare i modi con cui le persone interagiscono e capiscono le news.

Un aiuto è sicuramente quello fornito dalle nuove piattaforme di comunicazione. Come – e sembrerà strano ai ‘puristi’ – TikTok. La fascia d’età dei giovanissimi fruisce delle news in modalità digitale e social. In Regno Unito, invece, salgono i podcast. Una modalità di fruizione dell’informazione che conquista nuovi spazi e serve per approfondire tematiche, anche mentre si fanno altre attività.