Prosegue il trend di crescita per l’Italia per quanto riguarda l’assunzione, da parte delle imprese, di nuove risorse. L’ultimo report di Unioncamere snocciola alcune statistiche molto importanti per definire il fatto che, pur essendo noi ancora in un clima di generale incertezza, le aziende italiane si avviano verso la completa normalizzazione delle attività a partire dal 2021.
Da quanto apprendiamo dalle statistiche provenienti da fonti governative, è salita al 13% la quota di imprese che programmano assunzioni, il 3% in più rispetto allo scorso settembre. Buona parte delle aziende (82,8%) ritiene che i livelli di produzione e vendita potranno tornare a (82,8%) ritiene che i livelli di produzione e vendita potranno tornare a ‘condizioni accettabili’ nel 2021, per poi arrivare alla già citata normalizzazione nel secondo semestre dell’anno.
Ad ottobre sono circa 182mila le imprese che prevedono assunzioni, circa 35mila in più rispetto al mese di settembre. Un segnale di miglioramento arriva dai servizi alle persone alle costruzioni, le lavorazioni dei minerali non metalliferi, l’industria alimentare.
Le tendenze del mondo del lavoro prospettate in questo report specificano come la domanda di lavoro delle imprese tende a concentrarsi sulle figure professionali dell’area core delle attività di produzione, su quelle dell’area tecnica e di progettazione e sulle funzioni collegate alla direzione. La domanda delle aziende, in questo caso, sembra essere particolarmente pronunciata negli ambiti della ricerca e sviluppo, ma anche della certificazione e controllo di qualità, sicurezza e ambiente.
Questi ultimi aspetti ci ricordano, una volta di più, quanto sia importante investire sulla propria formazione, in particolar modo su percorsi altamente qualificanti, che preparano le risorse a ricoprire le figure professionali più richieste dal mondo del lavoro attuale.
